L’uomo che ha iniziato ad avere pulsioni irrefrenabili a otto anni, la poli- amorosa che non si accontenta di un solo partner, servizi su scambi di coppie, persone che svelano segreti sessuali chissà quanto veritieri. mariti che il fine settimana col pretesto di andare a sciare vanno in “centri sessuali” dove sono accuditi da professioniste del mestiere.
Insomma un pout pourri del peggio del peggio riferito alla sfera erotica e sessuale fa sfoggio con dovizia di particolari nel salotto festivo di Domenica live. Tutto viene affrontato con nonchalance, mentre a quell’ora la gente è ancora a tavola con i figli. Persino Le iene show parlano di tematiche così scottanti solo dopo le 23, quando cioè è finita la cosiddetta fascia protetta, quella fascia durante la quale i programmi televisivi dovrebbero rispettare i minori presenti dinanzi al piccolo schermo.
Non è la prima volta che Domenica live si lancia in argomenti finalizzati a suscitare il voyeurismo di un pubblico che, invece, pretende rispetto per la propria persona e per la propria famiglia. Non è la prima volta che i contenitori di Canale 5, del pomeriggio e della domenica, si soffermano su calendari di nudo, gossip frenato, scandali a luci rosse, raccattando, tra le notizie di cronaca, tutte quelle maggiormente “compromettenti”.
Ma se non si pone un freno a tale andazzo, rischiamo davvero di trasformare i tranquilli pomeriggi domenicali in proiezioni di film a luci rosse. Dov’è il rispetto per i minori?
A tale proposito c’è da sottolineare, con grande dispiacere, la presenza nello studio di Domenica live, di Antonio Marziale Presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori. Personaggio pluripremiato, considerato una delle eccellenze italiane, si è sempre dimostrato molto attento alla tutela dei minori non solo in tv ma anche in tutte le altre circostanze. Una persona competente, animata di buona volontà e sani principi morali, però,dovrebbe riconoscere che non si può trasformare un pomeriggio televisivo in una tv per soli adulti. Dovrebbe essere questa persona a far presente l’inammissibilità di mandare in onda filmati, discussioni e ospiti non rispondenti a criteri di moralità.
Noi, supportati da una quantità enorme di persone di buona volontà che sperano in un rinnovato rispetto da parte della tv, speriamo in un ravvedimento. Lo chiediamo prima di tutto ai direttori di rete, in particolare all’ottimo responsabile di Canale 5, Giancarlo Scheri che conosciamo come serio, competente, irreprensibile direttore. Chiediamo un passo indietro per dare una speranza di pulizia morale ai tanti ragazzini che prima di affacciarsi alla vita, si affacciano al piccolo schermo. Chiediamo che non si sacrifichi, sempre e comunque, il valore della vita, unica e irripetibile, alla logica degli ascolti a tutti i costi.
Chiediamo di riflettere sulle parole pronunciate recentemente da Papa Francesco in occasione dell’incontro con i dipendenti della Rai ma che valgono per i dipendenti e i dirigenti di ogni altro canale televisivo.