Vediamo in dettaglio cosa è accaduto. Sicuramente, una presenza giovane, a quell’ora nel palinsesto di Rai2 fa piacere. Ma sono i contenuti di Detto Fatto a lasciare perplessi i telespettatori. Infatti il programma appare subito come una sorta di mix realizzato con ingredienti presi a prestito da Real Time che ha inaugurato anche in Italia, la cosiddetta factual tv. La differenza con il canale free del digitale terrestre consiste solo nella maniera in cui vengono affrontati i vari problemi.
Mentre Real Time ad esempio, dedica trasmissioni, o cicli di trasmissioni,a tematiche come il matrimonio, il rinnovo del guardaroba, il make up, la vita di casa, in Detto Fatto tutto viene concentrato nelle singole puntate. La signora quarantenne che vuol migliorare il suo look, le tende di casa che vanno lavate in un certo modo, persino la realizzazione delle ricette di cucina. Anche la Balivo, dunque,come una brava casalinga si mette a spadellare o guarda mentre gli altri spadellano sotto i suoi occhi.
Risultato: grande affollamento di gente nello studio milanese da cui va in onda il programma, “tecnici” vari che si affannano intorno a chi chiede aiuto nel tentativo, ovviamente sempre riuscito, di accontentare tutte le richieste. Ma, purtroppo, nulla di nuovo. Anzi si ha la sensazione del dejà vu, di un’atmosfera che non riesce ad accattivare il telespettatore perchè è abituato ad assaporarla altrove. Insomma, Real Time ha abituato il suo pubblico fedele che, quasi mal sopporta di veder trasferite su un’altra rete, le proprie caratteristiche.
Caterina Balivo ce la mette tutta, si muove con consumata familiarità, mettendo spessissimo in evidenza che è anche lei una donna di casa, una madre. Ma avrebbe avuto bisogno, per esprimere al meglio la sua notevole trasformazione professionale, di un programma nuovo nel quale muoversi con la acquisita disinvoltura.
Non solo, ma in Detto Fatto ci sono tracce evidenti di Il brutto anatroccolo, antico programma di Italia 1, e di tutte le rubriche di bellezza e salute sparpagliate nei vari programmi televisivi e nelle rubriche dei Tg.
Ma che pensa il popolo dei social network del programma? Twitter, in particolare, sulla valutazione si è spaccato letteralmente in due: estimatori e denigratori, senza alcuna via di mezzo.
Cominciamo dai giudizi negativi. “Programma inguardabile, un’accozzaglia di format assemblati in modo orrendo.”. “La Balivo per la cucina è a livello -1” “Più cartoni animati giapponesi e meno robetta da femminucce”.”Basta programmi per casalinghe, il canone lo paghiamo noi uomini”. “Aiuto, c’è la Balivo, è tornata l’asina della tv”. E ci fermiamo qui.
Tra i commenti positivi: “Caterina ci mancavi” “Il gran ritorno di Caterina, un programma fresco e originale, un buon motivo per pagare il canone”. “Brava Caterina. hai dimostrato di essere una donna speciale”. “Ma vogliamo dire quanto è brava Caterina come padrona di casa? E’ la numero uno”.