Qualcosa di molto significativo è accaduto rispetto alla scorsa settimana, quando Italia’s got talent con circa il 31% di share, vinse alla grande su una puntata speciale di Tale e quale show dedicata ai duetti e condotta sempre da Carlo Conti.
Innanzitutto la presenza de I migliori anni, con le atmosfere amarcord care al pubblico meno giovane di Rai1, ha ridimensionato Italia’s got talent che, però,è apparso notevolmente migliorato rispetto all’esordio. Dinanzi ai tre giudici di gara si sono presentati personaggi in grado finalmente, di stimolare l’interesse del pubblico e suscitare qualche emozione. Insomma son cominciati ad apparire i talenti veri, anche se qualche caduta di stile c’è stata con il concorrente che eruttava in diretta.
E’ come se gli autori e i giudici del talent avessero concentrato nella puntata d’esordio i partecipanti meno significativi, sicuri di poter vincere a mani basse contro Tale e quale show che aveva alle spalle già una lunga stagione di permanenza in video. Hanno, insomma, insistito su aspetti meno nobili della gara, per fare audience in maniera facile e scontata. L’attesa del pubblico nei contronti di Itali’a got talent ha avuto la meglio anche sulla qualità dei concorrenti. Ma con l’arrivo de I migliori anni, per giunta legati a Canzonissima, Canale 5 ha sentito il fiato sul collo ed è corsa ai ripari.
Risultato: una seconda puntata del talent show più ricca di concorrenti meritevoli e una maggiore interazione tra i giudici di gara che hanno fatto parte integrante dello spettacolo, spesso sottoponendosi agli esercizi e alle prove presentate dai partecipanti. Insomma un amalgama perfetto di ingredienti ha reso la seconda puntata di Italia’s got talent molto più gradevole della prima, anche grazie alla varietà delle esibizioni proposte.
Rai1, invece, con I migliori anni, dedica la serata alla musica, soprattutto quella del passato.Il programma ha cercato di rivitalizzarsi con l’inserimento della gara tra canzoni ispirata alla Canzonissima della vecchia tv. Carlo Conti, impeccabile nel suo ruolo,perfetto nella gestione del format, rassicurante per ogni target di pubblico, ha dovuto arrendersi al risultato dell’Auditel. Innanzitutto il format stesso de I migliori anni appare adesso ripetitivo e sfruttato da anni di permanenza in video, nonostante l’iniezione rivitalizzante di Canzonissima. Lo stesso Conti, nella sua dedizione, non può essere onnipresente e salvare sempre e comunque ogni situazione.
Inoltre, il ricorso a Canzonissima è sembrato un po’ forzato. L’analogia vive solo nella gara tra canzoni.Ma è un esile filo. Per cui lo show di Rai1 rischia di appiattirsi solo su eventi musicali, ospiti, canzoni. Mente lo spettacolo di Italia’s got talent è a 360 gradi.
Bisogna, infine, riconoscere al talent di Canale 5 di aver fatto tesoro delle critiche mosse dopo la prima puntata. Le ha sfruttate con intelligenza, migliorando notevolmente la qualità dello spettacolo.Questo è il senso e lo scopo della critica televisiva.