Più di tre ore e mezza sono state consumate nella rappresentazione di una festa kitsch che spesso è scaduta nel trash: un esempio è il segmento dedicato all’operetta nel quale la padrona di casa ha “cantato” accanto ad alcuni dei suoi ospiti Vip tra i quali Orietta Berti. Discutibile anche lo spazio nel quale uno chef serio e dignitoso come Daniele Scabin (proveniente dal programma flop La terra dei cuochi) ha preparato un gelato alla fragola con panna districandosi tra alambicchi e vapori a fini spettacolari. E’ il degrado della professionalità a fini d’audience.
Cucinare è un’arte e richiede attenzione, concentrazione, cultura. Tra i fornelli de La prova del cuoco versione Lotteria regnava un’atmosfera da giochi infantili (con tutto il rispetto per tali giochi e per i bimbi che li fanno). Superficialità e approssimazione stridevano con la vetusta gloria degli spettacoli del passato che distribuivano milioni e erano portatori di un intrattenimento elegante, sobrio, non grossolano. Un intrattenimento destinato ad allietare lo spirito non a riempire maldestramente la pancia con gli spadellamenti a ritmo continuo e mal riusciti che invece spadroneggiavano nella cucina di Rai1. Davvero le gambe delle ballerine che si esibivano un tempo nei vecchi varietà legati alla Lotteria di Capodanno, erano da preferire alle performance di Vip che forse non hanno mai messo una pentola sul fornello e non sanno neppure come si taglia una melanzana.
Dispiace davvero sottolinearlo, ma gli spettatori che hanno scelto Rai1, lunedì sera, hanno assistito forse al peggiore degli spettacoli abbinati alla Lotteria. Una variante impazzita (come la maionese che è stata preparata per gli antipasti) del classico cooking show in onda a mezzogiorno su Rai1. La Clerici stessa sembrava in un’altra dimensione, quasi non si rendesse conto di quanto le accadeva intorno. Avrebbe dovuto gestire la serata invitando ad una maggiore sobrietà i suoi ospiti e dando lei stessa l’esempio. In alcuni momenti l’abbiamo vista lamentarsi del caldo eccessivo nello studio, chiedere l’aria condizionata e un bicchiere d’acqua: abbiamo temuto che non stesse molto bene.
Infine: si è voluto nascondere la totale vacuità della formula con una goliardia eccessiva e spesso ingiustificata. A questo punto urge una riflessione sul futuro della Lotteria Italia che deve essere ricondotta alla dignità di un tempo. Bisogna ripristinare l’abbinamento ad un programma serale e costruire uno spettacolo duraturo nei mesi come tradizione. Gli italiani , soprattutto quelli che pagano il canone, meritano ogni tanto di uscire delle inflazionate cucine televisive e di entrare in un salotto targato Rai che sia degno di questo nome.