Nella prima puntata andata in onda sabato 11 gennaio, Ranieri ha tenuto fede alla promessa che lo show avrebbe avuto come parole chiavi dignità e coraggio. E lui la dignità e il coraggio li ha mostrati in scena, non solo nelle interpretazioni di brani di una bellezza immortale, ma anche “lavorando” e cercando di coordinare i vari segmenti spettacolari. Ranieri ha dominato la scena dall’inizio alla fine, unico interprete di uno spettacolo più teatrale che televisivo, incentrato soprattutto sulla musica. Era evidente il timore di scivolare su tematiche non consone al grande pubblico del sabato sera che, magari, potessero spingere a cambiare canale e optare per la concorrente Maria De Filippi. E’ stato uno sforzo considerevole quello di Ranieri, se paragonato a C’è posta per te che era felicemente registrato.
Tutti i telespettatori, Massimo Ranieri se li è conquistati uno per uno, con tenacia, caparbietà, persino sofferenza. Li ha inseguiti con la suggestione della musica interrotta solo per raccontare storie della sua vita privata. Quelle storie di cui parla a teatro quando il contatto con il pubblico è più immediato e le atmosfere più raccolte. Ranieri, però, ha avuto dalla sua parte un pubblico molto “caldo”, fin troppo.
La platea non gli ha certo lesinato applausi ma ha trasformato la standing ovation in un evento ordinario alla fine di ogni performance. L’esuberanza, insomma, è apparsa esagerata, per cui viene il dubbio che sia stata, in parte, costruita a tavolino.
Un altro difetto è la lunghezza. Tre ore, interrotte soltanto dai blocchi pubblicitari, sono troppi per un programma come Sogno e son desto. Alla fine diventano persino pesanti perchè costringono il pubblico a non distogliere l’attenzione da quanto sta andando in onda. La sensazione, dopo due ore, è una sorta di “felice stanchezza” alla quale si deve porre rimedio solo accomiatandosi dal pubblico.
Invece come ogni show del sabato sera, l’obiettivo primario è rincorrere gli ascolti soprattutto quando dall’altra parte c’è una corazzata come il people show della De Filippi. Quindi si son dovuti allungare i tempi e porre la parola fine solo dieci minuti dopo la mezzanotte. Questa dilatazione della durata ha messo in luce molti tempi morti durante lo show che potevano essere evitati dando allo spettacolo una dimensione più breve e più curata. Se si decide di portare un programma di un certo tipo su Rai1 non bisogna stravolgerlo. Sarebbe stato meglio allora dargli una collocazione infrasettimanale.
Tra i segmenti più riusciti da segnalare i duetti con Andrea Bocelli e con De Gregori. Debole la presenza di Clizia Fornasier. Debole anche la partecipazione di Lucia Bosè, nonostante lo spessore del personaggio che, tenendo fede al suo look trasgressivo, è arrivata con i capelli blu.