Made in Sud, con la presenza “rinforzante” di personaggi noti come Alessandro Siani e Lello Arena, ha dimostrato di reggere il confronto con le altre reti in una serata particolarmente difficile come il giovedì. Innanzitutto perchè ha dovuto colmare il vuoto lascato in palinsesto da The Voice of Italy, concluso sette giorni prima e poi perchè la concorrenza di Canale 5 proponeva Pupetta Maresca, il coraggio e la passione, con Manuela Arcuri.
Lo show comico, presentato da Gigi & Ross con Fatima Trotta e l’inserimento di Elisabetta Gregoraci, potrebbe divenire un punto fermo nella futura programmazione di Rai2, assieme all’adventure Pechino Express e al talent The Voice, se Rai1 non lo trasferisce d’ufficio nei propri palinsesti. Tre programmi che potrebbero fare la differenza in autunno e dare alla rete una valenza positiva nel segno del cambiamento da tempo atteso. Sempre che ci sia la volontà di trasformare Rai2, divenuto in troppe fasce orarie un contenitore di telefilm di importazione, in un canale concorrenziale e produttivo.
Questi tre appuntamenti potrebbero unirsi alla nuova proposta del talk show politico del giovedì sera che tra poco viene sperimentato (Virus, il contagio delle idee, con Maurizio Porro dal tre luglio in prima serata). E la rete potrebbe iniziare a sperare in una nuova identità, con alcuni aggiustamenti nel day time pomeridiano e con qualche altra proposta di intrattenimento infra-settimanale.
Made in Sud, intanto, ha rappresentato una delle poche novità della stagione televisiva appena conclusa. Approdato su Rai2, in seconda serata lo scorso autunno, era dato per spacciato già dalla seconda puntata. Troppo legato alla specifica comicità meridionale, con un dialetto poco comprensibile da Roma in su, più adatto alla realtà delle tv locali: queste le motivazioni che condannavano senza appello Gigi & Ross e la compagnia comica. Invece, “o miracolo” : l’audience comincia a salire e si attesta tra il 6 e il 7% nella seconda serata che rappresentava la collocazione originaria. I risultati mantengono e viene decisa una seconda stagione che va in onda, il giovedì subito dopo la conclusione di The Voice. Dopo il passaggio alla seconda serata del lunedì per alcune puntate, arriva il gran salto di qualità: il prime time, sempre al giovedì.
Si è parlato di Made in Sud come la risposta meridionale al cabaret del Nord di Zelig e di Colorado. Si son voluti mettere in contrapposizione le differenti ispirazioni dello show rispetto alla vocazione comica settentrionale. Niente di più sbagliato. Made in Sud nasce come fenomeno spontaneo in un contesto precario di aspettative che ha sempre fatto dell’ironia, ma soprattutto dell’auto-ironia, un mezzo di sopravvivenza. Il personaggio- parodia Vivo D’Angelo che imita il noto cantante napoletano ne rappresenta una dimostrazione. A lui si aggiungono il Nonno Moderno, il cantautore impegnato Gino Fastidio, il professor Fischetti che traduce dal napoletano all’italiano. Da sottolineare anche la capacità di affrontare sotto l’ottica dell’ironia problemi attuali come la dipendenza dai social network. Ne sono interpreti gli Arteteca. Più che comici, i protagonisti di Made in Sud appaiono come caratteristi, categoria nella quale Napoli eccelle per la sua lunga e gloriosa tradizione teatrale.
Ora i comici dello show cominciano a uscire dalla realtà che li ha consegnati alla notorietà. Molti di loro iniziano a proporsi singolarmente in spettacoli e tour attraverso il meridione e non solo. Segno della validità di una formula, tutta “Made in Sud” che dal punto di vista televisivo deve essere valorizzata nel migliore dei modi. Il direttore di Rai2 Angelo Teodoli, è avvertito.