L’esperimento di trasformare la coppia Lillo e Greg in padroni di casa di un salotto televisivo dedicato al cinema “di genere” e non solo, non è completamente riuscito. Perchè i due non hanno la forza e la capacità di gestire ospiti, alimentare discussioni, sollecitare pareri, opinioni e ricordi. Appaiono quasi in imbarazzo, ad un occhio attento. Durante la prima puntata, infatti, il segmento migliore del programma è stato quello con ospite Pippo Baudo, posizionato, giustamente, all’inizio. Con Baudo il racconto della tv e il commento sui vecchi filmati che scorrevano in video, sono apparsi spontanei e parti di una storia magari raccontata tante volte, ma arricchita sempre di nuovi ingredienti e di episodi inediti. Il salotto ha assunto le dimensioni di un ambiente familiare con atmosfere note, mai intrise di quella nostalgia che invece si ritrova in altri programmi amarcord. Insomma, sembrava di essere nel mondo incantato della tv in bianco e nero, nel quale, pur essendo i protagonisti quasi tutti scomparsi, si respirava un’aria di fresca attualità grazie al trait d’union rappresentato dalle parole di Baudo.
Lillo e Greg apparivano come “spalle“, spesso anche inutili, di un unico grande protagonista. Ma appena Baudo è uscito di scena e si è voltato pagina, l’incantesimo è svanito e il telespettatore si è ritrovato in una realtà televisiva alquanto banale. La discussione ha perso vivacità, l’interesse è scaduto, i personaggi si sono mostrati in tutta la loro normalità troppo qualunquista per avere un significato e destare interesse. Tutto ciò perchè Lillo e Greg non riescono a trasformarsi in conduttori, Non lo sono, e hanno dimostrato di non esserlo anche sul palcoscenico dei David di Donatello, lo scorso giugno su Rai1. Loro due hanno una propria e ben specifica valenza artistica, sono comici che si sono ritagliati uno spazio, hanno creato una loro un’etichetta spettacolare che può piacere o meno, ma che nulla ha a che fare con la conduzione.
Questa sera Lillo e Greg ci riprovano. E accolgono il super ospite Carlo Verdone con il quale si dovrebbe ripetere la magia avvenuta sette giorni fa con Pippo Baudo. Ma ci saranno anche Roberto D’Agostino, Alberto Marozzi e Marco Giallini. Il fine del talk show, questa sera, è di dar vita, insieme ai conduttori Lillo e Greg e agli ospiti della trasmissione, a una chiacchierata in studio sui grandi concerti rock anni 60 e 70 a Roma. Nella seconda parte del programma i maestri dell’horror italiano Michele Soavi, Claudio Fragasso, Sergio Stivaletti e l’attrice Marina Loi parleranno, invece, degli Zombi all’italiana.
Anche questa sera ci sarà il gruppo musicale Franzistor, capitanato da Greg in versione robotica: altro esperimento poco riuscito. Più accettabile, l’intervento fisso del “Quentin Tarantino” di Stracult, il comico Fabian Grutt, mentre deve ancora migliorare Rosanna Sferrazza nel ruolo della “filmaker de paura” calabrese Pinuccia Ahilamiseria.