Intanto i motivi del tapiro d’oro sono ultra noti: nella puntata di martedì della trasmissione I fatti vostri la collega Adriana Volpe ha svelato l’età del conduttore, che, non gradendo il gesto, ha controbattuto: «Sei una rompiballe».
La bagarre tra Magalli, per questa frase accusato di sessismo dalla Volpe, è poi proseguita sui rispettivi account social dei conduttori.
Intercettato a Roma da Valerio Staffelli, Magalli ha ribattuto al “tapiroforo”: «Non c’era bisogno di puntualizzare la mia età. La Volpe probabilmente voleva insinuare che forse è ora che mi ritiri e la lasci sola… Mi è scappato “rompiballe”. Mi dispiace, ho chiesto scusa, non volevo offendere nessuno. Però se un marito dice alla moglie “sei brontolona” non offende tutte le donne, ma solo la moglie».
Magalli aveva ancora detto sempre riferendosi alla Volpe ed al fatto che lavora da 20 anni: “le donne si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni”
Risponde Adriana Volpe: “Fa passare il messaggio che la Rai seleziona secondo logiche di letto e non professionali, non per meritocrazia. Sono offesa – aggiunge la conduttrice – perché oggi non solo non mi ha chiesto scusa, ma ha detto che se dovesse essere costretto a chiedermi scusa, sarebbero scuse finte e non sentite. Che vergogna! Condivido con voi quello che sto vivendo perché non sono l’unica a subire offese ed essere screditata professionalmente. Spero che sia fatta giustizia anche in nome di tutte le donne che in qualsiasi posto di lavoro subiscono angherie e critiche per retaggi culturali duri a morire”.
E infine: “Scrivere che le donne “si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni” è gravissimo! Offende me , danneggia mio marito , e la Rai . Fa passare il messaggio che la Rai seleziona secondo logiche di letto e non professionali , non per meritocrazia.
Insomma, una lite che sta andando sempre più avanti con un coinvolgimento della trasmissione I fatti vostri di Michele Guardì che è sempre stato un appuntamento per famiglie.
E certamente questo non sarà l’ultimo atto.