La puntata si apre con un riassunto delle puntate precedenti, con i viaggi piu’ importanti della coppia. A Singapore, meta della puntata finale, c’è Salvatore Aranzulla, che “aiuta le persone a risolvere i problemi con il computer”. Canotta, bermuda e bandana, i tre girano la città importunando i passanti. Pio e Amedeo stimolano il povero malcapitato Aranzulla, che mantiene un certo savoir faire nonostante l’ignoranza dei due compagni. Aranzulla è visibilmente imbarazzato.
Pio e Amedeo si recano allo zoo comunale sulle note di “Vengo anch’io no tu no“, inscenando un improbabile dialogo con elefanti e scimmie. Trovando un gruppo di amici, i due si accollano e sfoderano tutta la loro cultura. Anche i locali gli negano l’ingresso. Con i soldi ottenuti da uno sconosciuto, i due passano la mattinata successiva nella piscina dell’ultimo piano dell’hotel.
Abbandonato Singapore, si recano a Bologna da Bebe Vio, la campionessa di fioretto. L’allegra combriccola parla di mutua, protesi e permessi riservati ai disabili. La Vio, come sempre, si dimostra ironica e allegra. Sta al gioco e dà corda al duo foggiano. Nel ristorante bolognese, i due si fanno offrire il pranzo da Ruggero Vio, ribadendo il loro “e come striscia, e come striscia”.
Si parte per Londra. I due vogliono mettere in piedi una truffa assicurativa, e rimediano un complice, che pero’ non accetta. Pio e Amedeo si recano così da un loro amico ristoratore dove, ovviamente, mangiano a scrocco. A cena ripropongono il loro piano diabolico a degli amici. Presa in prestito la macchina dell’amico di Aaron, il gioco è fatto e il finto incidente è realizzato.
A Londra è inevitabile fare visita ad Antonio Conte, allenatore del Chelsea. Nell’hotel del ritiro, l’ex ct della Nazionale è costretto a subire le richieste del duo scroccone. Dopo il cibo, ecco rimediata pure la stanza.
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Nella hall, l’incontro con J.Terry, capitano della squadra. I due proseguono la visita londinese con Fabrizio Ravanelli.
Ad una mostra in un albergo rinomato, ecco l’avvocato Nancy Dell’Olio, ex di Ericsonn. Amedeo, seduto su una sedie a rotelle, viene scarrellato dal fedele compagno fra le stanze della mostra, creando imbarazzo tra i presenti. E’ innegabile che i due divertono, pur ricorrendo ad un linguaggio volgare e spinto. E’ poi la volta di andare a vedere la partita dove è impegnato il Chelsea di Antonio Conte.
Con la solita faccia di bronzo, si recano a bordo campo per festeggiare la vittoria della squadra. E poi tutti a casa del mister per cenare insieme. Sfrontatezza, ignoranza, ilarità: Pio e Amedeo raggiungono anche l’obiettivo della supertestimonianza per la super truffa. Dopo 2 mesi tornano a Foggia, dove ricevono la chiamata di Giovanni, l’amico inglese accusato di averli investiti.
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In conclusione, un video riassume tutti i viaggi realizzati dalla coppia. Si conclude così la seconda stagione di “Emigratis” che, per gli ottimi ascolti raggiunti, potrebbe avere una nuova stagione. Pio e Amedeo hanno avuto successo per la loro semplicita’, per il loro linguaggio sopra le righe, per la capacità di divertire nonostante contenuti demenziali e poco affini ad una prima serata. L’esperimento, pero’, ha raccolto dei buoni risultati e il regalo riservato per questa finale è il giusto riconoscimento per un programma che continuerà a far parlare di sè.