In particolare si analizzeranno gli anni ’50, ’60, ’70 e ’80. Carlo Lucarelli, scrittore di successo, notissimo ai telespettatori per le sue trasmissioni su Rai3 tra cui Lucarelli racconta e Blu notte, analizzerà i grandi temi sociali, politici e economici di questi quarant’anni che hanno segnato la rinascita dell’Italia dopo la tragedia bellica. Verranno utilizzati materiali provenienti dalle Teche Rai e dagli archivi televisivi di tutto il mondo.
Il primo decennio, ovvero gli Anni Cinquanta, documenterà la ricostruzione del Paese e la conquista del benessere. Arrivano gli oggetti che cambieranno il costume e le abitudini degli italiani. In particolare, cominciano le trasmissioni televisive il 3 gennaio del 1954. E si affaccia alla ribalta dello spettacolo il Festival di Sanremo. I ragazzi si appassionano al moto scooter (la famosa Labretta), le massaie finalmente potranno avere un aiuto in casa grazie ai primi elettrodomestici. E cominciano a farsi strada i supermercati. E’ anche l’epoca della costruzione delle grandi autostrade. Inizia anche la scolarizzazione di massa che consentirà l’alfabetizzazione di grandi fasce popolari e rurali di un’Italia che si avvia a mutar pelle. Naturalmente non mancano scandali, pettegolezzi, intrighi che attirano l’attenzione delle lettrici dei primi rotocalchi e che saranno ricordati attraverso immagini dell’epoca.
E’ negli Anni Sessanta che si raggiunge il massimo dello sviluppo. Non a caso ancora oggi quel decennio è etichettato come l’epoca del boom economico. Il paese, da agricolo, con una eccezionale capacità si trasforma in una nazione industrializzata, degna di entrare nel consesso delle nazioni più progredite. Gli elettrodomestici sono oramai alla portata di numerose famiglie. La televisione con i suoi programmi, promuove l’unificazione anche linguistica del Paese. Il maestro Manzi, naturalmente, attraverso la tv, insegnerà a leggere e scrivere a milioni di analfabeti. Incomincia anche una silenziosa ma progressiva emancipazione femminile che sfocerà nella libertà dei costumi. I giovani, nel ’68, rivendicano un ruolo attivo nella società, una partecipazione, in prima persona, agli eventi e alla storia stessa. La classe operaria, organizzata nei sindacati, rivendica la dignità del lavoro. Ma intanto, accanto ad una visione più aperta, fa capolino di nuovo l’oscurantismo: si censurano le gambe delle gemelle Kessler nell’allora primo canale nazionale della Rai. Il decennio si chiude nel ’69 con il tragico attentato di Piazza Fontana che rappresenta l’escalation di una serie di tragici avvenimenti destinati asegnare gli anni successivi.
L’inizio degli Anni Settanta è tutto all’insegna della conquista della libertà un po’ in tutti i campi. I giovani si impegnano per ottenere mutamenti radicali nella politica e nei costumi. Si svolgono grandi manifestazioni per la pace in Vietnam, per legalizzare l’aborto e per molti diritti civili. Nel 1970 si riusciranno ad avere la legge sul divorzio e lo statuto dei lavoratori e, nello stesso tempo, si impostano molti principi per ribadire l’emancipazione dei cittadini. In tv c’è Renzo Arbore con L’Atra domenica, Raffaella Carrà e, in campo sportivo, un eccezionale Pietro Mennea affascina tutta la nazione. Ma accadono avvenimenti delittuosi che sconvolgono il Paese: il golpe Borghese, la strage dell’Italicus, Il caso Sindona, l’assassinio di Aldo Moro.
Agli inizi degli Anni Ottanta si consolida e si espande il benessere conquistato fino allora. Si nota un rinnovato boom di consumi, si afferma la voglia di divertirsi e di trasgredire. Cadono diversi tabù, si affernano nuove forze politiche, finisce il monopolio televisivo della Rai con l’arrivo delle tv commerciali. Nel paese si creano suddivisioni e frazionamenti dal punto di vista socio-culturale che lasceranno il segno in quella che verrà definita La Prima Repubblica.
Intanto, Italia in 4D diventerà Europa in 4D quando ci sarà il semestre della presidenza italiana della Unione Europea, nel luglio 2014. E sarà sempre Carlo Lucarelli a raccontarla