Il tema è stato affrontato sotto due punti di vista: il conduttore Paolo Del Debbio prima ha dato voce ai cittadini che non riescono a pagare le bollette, poi si è occupato dei tanti incarichi di Antonio Mastrapasqua, appena dimessosi dal ruolo di presidente dell’Inps.
L’inizio della trasmissione è affidato da un montaggio che mostra quanto avvenuto alla Camera dopo la “ghigliottina” applicata dalla Boldrini.
Fa quindi il suo ingresso Del Debbio, che entra in studio insieme a Orietta Berti. Con una certa sorpresa degli spettatori, a Quinta Colonna non si parla certo di Sanremo, la Berti si siede tra gli altri ospiti: Micaela Biancofiore (Forza Italia), Gianluca Bonanno (Lega Nord), Gabriella Carlucci, Daniele Martinelli (ex responsabile della comunicazione del Movimento 5 Stelle), Vladimir Luxuria e Simona Malpezzi (PD).
Viene introdotto il primo argomento: come si fa a vivere con 650 euro al mese? Nel frattempo, i due inviati della trasmissione salutano il pubblico da una piazza e dall’interno di un supermercato.
Il conduttore esplicita subito la linea editoriale del programma, cercando di scrollarsi di dosso l’accusa di populismo: «Noi ci occupiamo di ingiustizie sociali, e finché ci saranno continueremo a occuparcene». Insomma, un Del Debbio pasionario che sceglie di dare voce alla gente piuttosto che raccontare per l’ennesima volta, (come nel frattempo sta facendo Formigli), Boldrini, Grillo, Movimento 5 Stelle e decreto Imu-Bankitalia.
La prima storia è quella di un uomo di 74 anni che arrotonda la pensione con un lavoro extra perché la sua pensione è insufficiente; poi parlano alcuni anziani. Lo schermo titola Pensioni sempre ferme…salgono solo i vitalizi dei politici; viene riproposto anche il servizio delle Iene sui pensionati in Bulgaria.
Al di là del talk in studio, che scade in alcuni momenti urlati, la componente drammaturgica del programma è affidata alla gente comune in collegamento: la signora Incoronata che strappa in diretta una cartella di Equitalia, il signore che dice che Buonanno gli fa schifo, la boutade di un altro anziano, che dice di stare raccogliendo i soldi per pagare caffè e cappuccino a Mastrapasqua. Il tutto suggellato dallo stesso Del Debbio, che si appella addirittura alla Corte Costituzionale.
Assistiamo poi a un momento che ricorda Occhio alla Spesa; munito di lavagnetta e pennarello rosso con cui appuntare le risposte, Del Debbio chiede ai suoi ospiti quanto costano mele, pomodori, finocchi, uva e zucchine. Quando si dice parlare alla pancia degli italiani…
Inutile specificare che alle voci “finocchi” e “zucchine” le risatine si sprecano.
Si prosegue: Il Parlamento come il Far West: è giusto? Si passa infine alle 59 poltrone di Mastrapasqua; il conduttore sottolinea che Quinta Colonna se ne era già occupata nel settembre 2012.
Gli animi si scaldano, tanto che nel lungo collegamento di Nausica Della Valle, la giornalista viene strattonata dai presenti che le tolgono il microfono per intervenire.
Non manca infine un servizio su «Lady Mastrapasqua» che, lei quoque, ricopre la bellezza di ben 27 incarichi.
La puntata si conclude con Orietta Berti che canta Fin che la barca va, ma non senza aver prima espresso la sua indignazione per le storie appena ascoltate.