Il racconto televisivo ruota intorno alle vicende della famiglia Licata che dal Sud emigra al Nord, in cerca di benessere economico, di amore, di riscatto.
Siamo alla fine degli anni ’50. In una Sicilia oppressa dalla carestia, Crocifissa Licata (Angela Molina) e i suoi figli vivono in uno piccolo paese in una situazione di grave povertà dalla quale non riescono a riprendersi. Dopo la perdita del fratellino malato, che non hanno potuto curare per mancanza di soldi, il primogenito Vito (Francesco Testi) – che ha assunto il ruolo di capofamiglia – decide di emigrare al Nord con la madre e i suoi due fratelli, Saruzzo (Massimiliano Morra) e Rosa (Aurora Giovinazzo), per cercare fortuna e avere una vita più dignitosa.
L’obiettivo è stabilirsi in una ricca cittadina della Liguria, dove Vito spera con l’aiuto dello zio Mario (Giuseppe De Rosa), fratello di Crocifissa, trasferitosi già da tempo, di trovare un lavoro per sé e per Saruzzo e un futuro migliore per la piccola Rosa.
La serie racconta la storia di questa famiglia, che si muove principalmente lungo una strada stretta e lunga, soprannominata il “budello”, nel quartiere più fatiscente della periferia della città, dove i Licata andranno a vivere assieme alle centinaia di emigranti che lo affollano.
In quei vicoli malsani e rumorosi nasceranno passioni, gelosie e vendette implacabili. Il “budello” è un vero e proprio ghetto che la borghesia della cittadina ligure mal sopporta e da cui si tiene alla larga: i “terroni” vengono tollerati solo perché offrono mano d’opera a buon mercato. A sfruttarli è soprattutto il più importante costruttore della città, il commendator Schivo (Stefano Dionisi), un uomo ambizioso e privo di scrupoli. Sarà lui ad offrire lavoro ai fratelli Licata, un lavoro duro e sottopagato al quale Vito si sottometterà in silenzio, pronto a tutto pur di assicurare il pane alla sua famiglia, ma al quale invece si ribellerà l’orgoglioso Saruzzo, arrivando a sobillare gli operai per convincerli a scioperare, entrando così in conflitto con il fratello.
Accanto a questi temi più sociali c’è naturalmente il sentimento che rappresenta un capitolo importante nei destini dei due fratelli Licata. Ci saranno, infatti, molte relazioni contrastate come quella di Vito con Concetta (Cosima Coppola), un’ex prostituta che tenta di sfuggire ad un oscuro passato e cerca di rifarsi una vita sposando un uomo che non ama. Saruzzo proverà invece un sentimento profondo e una passione travolgente per Irma (Giuliana De Sio), un’ardente e indomita sindacalista, più adulta di lui, che si batte per migliorare le condizioni di lavoro degli operai.
In un contesto ostile i Licata cercheranno di raggiungere il ruolo tanto agognato. La loro sarà una dura lotta che coinvolgerà anche altri abitanti della cittadina. Tra questi la bella e impetuosa Sofia (Elena Russo), moglie di Schivo. Napoletana di estrazione popolare, non è riuscita ad integrarsi nella ricca e snob società ligure che l’ha sempre rifiutata. Il suo struggente desiderio di riscatto sociale la porterà ad entrare in un aspro conflitto con il marito e ad unire il suo destino a quello dei Licata.