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Quale credibilità può avere oggi un personaggio come Basilio?
Lui rappresenta l’abnegazione pura, un sentimento sempre più raro nel mondo in cui viviamo. E’ un uomo che insegna come non si devono mai voltare le spalle a coloro che hanno bisogno di aiuto. Il suo comportamento è l’antidoto all’indifferenza, uno di grandi mali del mondo.
Un personaggio positivo, dunque?
Un uomo che, dopo un grande dolore ha ricevuto un dono di notevolissima portata, non sempre facile da gestire. Lui vede in anticipo e cerca disperatamente tramite questo potere, di distruggere il male e far trionfare la verità e il bene. Un grande messaggio per i telespettatori.
E’ per questo motivo che ha accettato di diventare Basilio Corsi?
Ho avuto molte perplessità quando mi hanno proposto il ruolo. Mi chiedevo come far accettare al pubblico un personaggio quasi paranormale, come fare per renderlo credibile.Per chi, come me, non crede al paranormale, l’impresa appariva irta di difficoltà.
Come si è lasciato convincere?
Mi sono ricordato di quanto, fin da ragazzo, odiassi e condannassi l’indifferenza che ritenevo un vero peccato contro il prossimo. E ho ricordato le parole di Gramsci secondo il quale girare la testa dall’altra parte per non vedere chi soffre, è un comportamento non umano. Così mi sono messo a studiare con attenzione la parte per calarmi con credibilità in quest’uomo e dare al pubblico un chiaro messaggio di solidarietà verso il prossimo.
E’ stato difficile, non credendo al paranormale?
Io credo però, nell’energia che ognuno di noi possiede, nella forza della volontà e nella gran voglia di vivere che riescono a sconfiggere anche le malattie gravi.Il segreto delle nostre azioni risiede solo in noi stessi. Basilio aiutando i deboli e di indifesi fa capire che tutti noi lo siamo. Tutti abbiamo bisogno di aiuto e ognuno lo trova in modalità differenti.
Un altro merito della nuova serie?
E’ tutta italiana. Cast italiano, girata tutta a Roma. E non è poco, oggi.
C’è Anna Safroncik però, come new entry
Lei interpreta una donna che viene ad abitare sopra la bottega di Basilio. E’ convinta che Basilio abbia molto a che fare con la morte del marito avvenuta proprio nel negozio del Restauratore. Ma presto si accorgerà che gli eventi sono andati in maniera differente.
Differenze con la prima serie?
Il regista Enrico Oldoini ha impresso ritmi più serrati e ha dato una sterzata verso la commedia genere che mi è congeniale.
Ci sarà una terza serie?
Tutto dipende dall’accoglienza che avrà questo secondo sequel. Ma visti anche i grandi ascolti conquistati dalle repliche della prima stagione nel corso dell’estate, io mi auguro proprio di si. E sono pronto a calarmi di nuovo nel ruolo di Basilio. Inoltre sono certo che la seconda stagione è migliore addirittura della prima.
Come si prepara all’esordio questa sera?
Confesso che sono molto emozionato. Un sentimento del quale sono orgoglioso. Ricordo a proposito che quando ho recitato con Eduardo De Filippo nella commedia Sik Sik l’artefice magico, io cercavo di celare la mia emozione, ma lui, il grande drammaturgo la esternava senza alcuna vergogna . Diceva che solo gli uomini intelligenti sanno emozionarsi ogni volta.
Quindi qual è la sua definizione di emozione?
Non è la paura del pubblico, ma il rispetto del pubblico.