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Durante la penultima puntata avevamo lasciato Domenico Calcaterra sulle tracce di De Silva, pronto ad entrare nel covo di Crisalde. E qui succede l’inaspettato, Veronica Colombo non è mai morta: salvata da Crisalide ora punta una pistola alla testa di De Silva.
Con questo fermo immagine ricomincia l’ultima puntata. La Duomo, avvertita dal vicequestore è pronta ad intervenire e si inizia subito con una sparatoria in cui sia Calcaterra che Filippo rischiano di rimanere uccisi ma i mafiosi riescono a scappare insieme a Veronica, anche se l’ex sindaco viene riconosciuta da Lara.
Storie di malavita e intrighi amorosi continuano ad intrecciarsi, prima Calcaterra e Lara Colombo, poi Domenico torna ad avvicinarsi a Rosy Abate mentre Lara invece si lascia sedurre da Pietrangeli, Francesca e Marta sono sempre più vicine, come anche Vito e Carmela.
Nonostante ciò, l’attenzione per la vita sentimentale dei personaggi è diminuita molto rispetto alle stagioni passate. Questa sesta serie ha giocato molto sulla psicologia dei personaggi. Anche le puntate apparentemente più lente e tediose, hanno giocato su finali sorprendenti e domande che non hanno mai avuto risposte: “De Silva è contro o con Calcaterra?”, “Perché ha tentato di salvarlo più volte?”, “Che ruolo ha Rosy Abate?”, “Che cosa è Crisalide?”, “Leonardino è davvero morto?”.
Così il pubblico ha sempre rispettato l’appuntamento settimanale nella speranza di riuscire a rispondere ad almeno una di questa domande, senza mai riuscirci, almeno fino ad oggi.
Nell’ultima puntata intervengono accanto alla Duomo anche i Servizi Segreti che salvano Domenico Calcaterra dal carcere, mentre Veronica Colombo ha preso il posto del Grande Vecchio alla guida di Crisalide.
Nelle sue mani ci sono documenti importantissimi con i quali la donna potrebbe ricattare molta gente. E se i colpi di scena non finiscono mai, neanche questa puntata ci delude: ex carcerati creduti morti sono invece alleati di Crisalide, il Questore Licata è il loro nuovo bersaglio e viene salvato solo all’ultimo, Calcaterra è ferito gravemente e continua a sanguinare ma non dice nulla alla sua squadra. Non solo: una strage sta per avvenire e solo De Silva può aiutare la Duomo facendo un nome. E mentre il Consigliere Marino confessa: “La bomba scoppierà oggi a Catania”, il vicequestore continua nella sua corsa contro corsa contro il tempo.
La caccia alle bombe diviene il fulcro della puntata, De Silva è con Calcaterra, non c’è tempo per aspettare gli artificieri, le quattro bombe devono essere disinnescate e l’ultima viene fatta esplodere da de Silva che si sacrifica per salvare la folla.
Riappare sul finale anche Rosy Abate, la mafiosa sembrava morta perché uccisa da Crisalide. Sapevamo che l’attrice, Giulia Michelini, aveva già espresso il desiderio di lasciare Squadra Antimafia, ma in questo caso si sfiora quasi la fantascienza, nel momento in cui tutto il pubblico è certo della sua morte, Rosy riapre gli occhi e torna ad uccidere.
Sul finale assistiamo anche al breve incontro tra Lara e Veronica, la mafiosa viene fatta arrestare proprio dalla sorella. Nessun accenno fino alla fine ad Ettore e Rachele; la famiglia Ragno protagonista di tutta la stagione perde improvvisamente importanza nel finale che invece si fa sentimentale.
Vito e Carmela sono nuovamente insieme, Lara bussa alla porta di Pietrangeli, Rosy prende una decisione che le cambierà la vita: decide di farsi suora e le appare anche il fantasma di Claudia Mares. E mentre il corpo di De Silva è stato rubato da qualcuno, Calcaterra riceve una telefonata e scappa dall’ospedale ancora sanguinante per raggiungere Rosy al convento ma qualcuno lo blocca sulla porta e incappucciato lo porta via.
Si conclude così questa sesta stagione, con poche risposte e molti interrogativi irrisolti, ma niente paura, la settima stagione è già in fase avanzata di lavorazione. E avrà ancora come protagonista Domenico Calcaterra.
Se l’inizio di Squadra Antimafia 6 non è stato tra i migliori per una delle fiction più seguite e amate dal pubblico, la storia e gli intrecci sono riusciti poco a poco a coinvolgere i telespettatori e a tenerli incollati davanti la televisione. I colpi di scena sono aumentati una puntata dopo l’altra, siamo riusciti a conoscere e a prendere confidenza con i nuovi personaggi, come la famiglia Ragno, e ad accettare, anche se mal volentieri, l’assenza o quasi di altre figure fino a questo momento protagoniste, come Rosy Abate.
La lotta alla mafia è rimasta il punto fondamentale di tutta questa stagione, ne è dimostrazione la ricerca, alcune volte esasperata, di Crisalide da parte di Calcaterra. La debolezza della giustizia è un altro dei punti che questa sesta stagione ha voluto sottolineare, la mafia è stata sempre un passo avanti, la Duomo infatti non è mai riuscita ad arrivare in tempo per fermare la nuova famiglia a capo di Catania, De Silva è sempre stato più furbo e quindi irraggiungibile, i collaboratori di giustizia non riescono ad essere protetti come dovrebbero e spesso vengono uccisi.
La Duomo, anche con atteggiamenti e decisioni alcune volte illegali, sembra l’unica associazione, tra infiltrati e corrotti, a voler realmente difendere le Istituzioni.