Le due attrici inaugurano la grande stagione della fiction Mediaset con un prodotto curato nei minimi particolari. Centinaia sono state le comparse impiegate, centinaia i costumi confezionati, perfettamente fedele la ricostruzione della Little Italy americana effettuata in Bulgaria. E, naturalmente, le aspettative sgli ascolti sono molto elevate. Tutti a Mediaset, a partire dal direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri e dal responsabile della fiction Antonino Antonucci, credono molto nell’impatto che avrà la storia sul pubblico generalista. Baciamo le mani racconta una vicenda ambientata tra la Sicilia e gli Stati Uniti, agli inizi degli anni ’60. Ha come protagoniste due donne molto differenti tra di loro ma entrambe coraggiose che, con modalità differenti, decidono di opporsi allo strapotere della mafia per rivendicare la propria dignità e i propri diritti. I loro nomi sono Ida (Sabrina Ferilli) e Agnese (Virna Lisi). Con loro, nel cast ci sono Burt Young nel ruolo di Don Grillo Draghi potente e spietato boss italiano che spadroneggia nella Little Italy dove vive Agnese Francesco Testi, Ninetto Davoli, Sergio Arcuri fratello di Manuela Arcuri, La regia è di Eros Puglielli, la produzione è della Ares Film, il soggetto è di Teodosio Losito.
Ida è siciliana: il marito le è stato brutalmente assassinato dalla mafia locale con a capo don Cesare Romeo (Luigi Maria Burruano) che adesso ha puntato gli occhi su di lei e vuole ucciderla. A questo punto non le resta altro che fuggire dalla realtà locale e dare un futuro migliore al figlio Salvatore (Christian Roberto). E sceglie di scappare oltre oceano. In America il suo destino si incrocia con quello di Agnese (Virna Lisi) vedova con quattro figli già adulti, proprietaria di una avviata e famosa macelleria della quale vuole impossessarsi don Grillo Draghi (Burt Young).
Ida e Agnese si conoscono e iniziano a frequentarsi con alterne vicende. Ida sposa persino il figlio maggiore di Agnese , Pasquale (Massimo Bellinzoni) ma le due donne entrano subito in conflitto tra di loro perchè hanno idee differenti sulle modalità per fronteggiare lo strapotere della mafia. Ida ha fiducia nella giustizia e, attraverso la legge, è riuscita a far arrestare Don Cesare e adesso si sta mobilitando per denunciare tutti i soprusi di Don Grillo nella comunità di Little Italy. Agnese ha tutt’altre convinzioni: è sicura che per proteggere i suoi figli e la posizione che si è costruita in tanti anni di lavoro, debba basarsi solo su se stessa e sugli amici più fidati. Anche se il fine da raggiungere è lo stesso, le modalità utilizzate per perseguirlo sono distanti anni luce. Ciononostante le due donne affronteranno insieme un percorso di sofferenza e di morte dal quale usciranno provate nello spirito e nel corpo, ma molto più forti e, finalmente, vincitrici. La loro battaglia è andata a buon fine. Ma a quale prezzo i telespettatori lo scopriranno nel corso delle puntate.
La Ferilli e la Lisi avevano girato insieme, dieci anni fa Le ali della vita, una lunga serie che ebbe un notevole successo su Canale 5 con il 30% di share. Adesso si ritrovano in un racconto che documenta anche uno spaccato della società siciliana e americana. Inizialmente le puntate di Baciamo le mani dovevano essere sei, ma i responsabili Mediaset hanno allungato la fiction di due episodi, riducendo il tempo di durata di ognuno di venti minuti, perchè consapevoli della bontà della storia e per assicurare a Canale 5 maggiori prime serate concorrenziali. Questa la spiegazione ufficiale.