Questa volta il conduttore ha voluto gestire in prima persona un’indagine esaustiva sulla storia di Gesù di Nazareth, recandosi in Terra Santa alla ricerca dei luoghi dove Gesù è vissuto ed ha predicato più di duemila anni fa. Enfaticamente, Giacobbo ha annunciato che le telecamere di Voyager sarebbero entrate in esclusiva in alcune zone di solito chiuse al grande pubblico. Così il conduttore si è intrufolato in stretti cunicoli e gallerie, ha calpestato il suolo dove aveva camminato il Cristo, sottolineando più volte “questa è storia”. E’ arrivato sino alla strada principale di Gerusalemme, facendosi accompagnare nel suo lungo excursus da un esperto americano, il professor Geva, e “spiegando” molti dei concetti attraverso gli innumerervoli film girati sull’argomento. Ci è stato mostrata, tra le altre, una pellicola, nella quale recitava persino Renato Rascel irriconoscibile, ma bravissimo, nel ruolo del cieco che riacquista la vista grazie proprio a un miracolo di Gesù.
Tutta la Storia scorre nelle parole di Giacobbo che esalta il suo operato soprattutto quando si trova nella Spianata delle Moschee e annuncia che solo a Voyager è stato concesso l’insperato permesso di entrare con le telecamere nella moschea di Gerusalemme.
La prima sensazione, dinanzi alle immagini, è di aver assistito ad una narrazione dai toni estremamente intensi da parte dello stesso Giacobbo che, in troppi momenti, ha cercato di accreditarsi come il Piero Angela della seconda rete. Il programma assomigliava molto ai documentari storici e scientifici di cui si serve anche Angela per la realizzazione delle sue trasmissioni. Ma c’è qualcosa di differente: l’impostazione nelle trasmissioni di Rai1 è sempre molto scientifica e razionale, mentre in quelle di Giacobbo si apre anche alle ipotesi più fantasiose. E’ questo, infatti, lo stile di Voyager che pone il programma a metà strada tra il reale e il paranormale e ne rappresenta il limite suscitando parecchi interrogativi sulla credibilità.
Uno stile singolare che ha generato la parodia del programma da parte di Maurizio Crozza. Il Kazzenger di Crozza è divenuto un vero e proprio cult e non solo per i telespettatori de La7, dove il comico lo propone all’interno della trasmissione Il paese delle meraviglie.
Last but not list: durante la pubblicità è andato in onda, ripetutamente, anche lo spot che reclamizza l’ultima “fatica letteraria” di Roberto Giacobbo. Titolo significativo: Conosciamo davvero Gesù?. Insomma questo speciale natalizio di Rai2 da Gerusalemme, è caduto come il cacio sui maccheroni per il libro del conduttore.
Ricordiamo che le trasmissioni di Giacobbo hanno riempito tutta la scorsa estate di Rai2.