Invece, abbiamo assistito increduli alla riproposizione di un finto Carosello, nel quale di nuovo e di originale non c’era nulla, soprattutto nei contenuti delle storie. In effetti la delusione è stata grande quando ci siamo accorti che, dopo la famosa sigla fissata nella memoria collettiva, si è riproposta la consueta miscellanea pubblicitaria.
Insomma quei tre minuti del Carosello reloaded sono stati una grande illusione. Non si può riesumare un prodotto entrato nella storia della tv, conferirgli qualche pennellata di colore, riempirlo dei soliti spot moderni e darlo in pasto ai telespettatori come un’operazione di grande spessore spettacolare.Certo, qualche storiella è stata pure imbastita sull’esempio delle mini-vicende d’epoca, ma non basta a dare un significato alla nuova creatura televisiva.
Non importa che si tratti di un prodotto multimediale finalizzato a vivere su molte piattaforne, dal web alla app per telefonini, non importa che si chiami adesso “reloaded” per sottolineare la sua rinnovata veste. Quel che importa è che gli italiani di una certa età siano stati tratti in inganno. Anche i più giovani hanno dovuto arrendersi dinanzi all’evidenza: no, quella tv delle mamme e delle nonne, era proprio brutta, stantia, ripetitiva, senza alcuna inventiva.
Eppure non era così. Carosello è stato una sorta di magia televisiva per il pubblico più trasversale.Era amato da grandi e bambini che ammiravano, in quelle storielle ingenue ma sempre divertenti, i più grandi attori dell’epoca che non disdegnavano di interpretare una “reclame”. Allora il termine spot ancora non era inm voga.
Anche la veste grafica non ha più l’appeal di un tempo. Colorata, privata di quella parte teatrale che tanto piaceva, il Carosello reloaded è il tentativo, mal riuscito, di ottenere una fotocopia di un qualcosa che non può più essere fotocopiato perchè. per certi aspetti, è irripetibile.
Ancora: nel secondo giorno della messa in onda, sono stati riproposti molti “spot” della prima sera, e questo è già sbagliato, perchè bisogna presentare al pubblico nuovi mini-film con idee diverse. Così, per esempio, sono ricomparse le promozioni Nutella e Wind. I telespettatori che ricordano il vero Carosello, sanno che mai una storiella veniva ripetuta a distanza di 24 ore. Insomma, altra dignità.
Per concludere, si ha netta la sensazione che Carosello reloaded sia solo un’operazione prettamente commerciale. I grandi indici di ascolto (11 milioni di spettatori nella prima puntata) sui quali la Rai conta anche in futuro, assicurano agli investitori una vastissima platea di potenziali acquirenti. E a questi arriva forte e chiaro, nobilitato dall’atmosfera amarcord, il messaggio attuale: consumare il più possibile a dispetto della crisi.