I due ragazzi sono accompagnati da Caterina Caselli. La discografica ha ascoltato il pezzo cantanto da entrambe le voci, molto diverse l’una dall’altra. Un aspetto particolarmente apprezzato dalla Caselli, è l’amicizia sincera che li lega: raramente due artisti, dichiara, riescono a mettere da parte l’ego personale in questo modo.
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Fino a qualche tempo fa, Caccamo aveva aspirazioni prettamente cantatutorali: è stato proprio Sangiorgi a mostrargli una nuova prospettiva proponendogli un testo scritto da lui. Il leader dei Negramaro infatti, lo ha chiamato e gli ha detto di correre a casa sua perché aveva un testo che sembrava scritto apposta per lui.
“La prima volta che abbiamo iniziato a cantare insieme, ci siamo accorti che le nostre voci si amalgamavano bene”, racconta la Iurato. “La cosa che a me ha colpito sin da subito di Deborah, è la luce negli occhi”, aggiunge Caccamo. I due si scambiano continuamente complimenti, quasi fossero due fidanzatini: lui le invidia la grande energia, lei vorrebbe la sua altezza e bellezza, lui controbatte che non è d’accordo.
Tornado invece agli aspetti prettamente professionali, la cover di Pino Daniele è stata anche inserita nei rispettivi album. La scelta di un pezzo del’artista partenopeo è stata dettata dalla volontà di omaggiare un grande artista e di mandare un messaggio di amore in un periodo che, invece, sembra caratterizzato dal cinismo.
Dopo l’esperienza sanremese, Caccamo e la Iurato partiranno in tour. Caccamo in particolare, farà un tour nei teatri per ringraziare i fan: al posto del biglietto infatti, basterà esibire la propria copia dell’album. In futuri non sono escluse altre collaborazioni.
Da siciliano, sollecitato da apposita domanda, Caccamo esprime solidarietà a Miele, convinto sia peggio una rinuncia che una sconfitta. Svela inoltre di avere lo stesso produttore di Miele.
La conferenza si conclude qui, in attesa di rivederli sul palco questa sera.