In attesa che inizi la diretta, in sala stampa vengono distribuite le scalette: Cristina D’Avena canterà Il valzer del moscerino, Kiss me Licia, Occhi di gatto, La canzone dei puffi e La pioggia di Gigliola Cinquetti. Renato Zero invece, un medley di Favola mia, Più su amico, Nei giardini che nessuno sa, Cercami, Il cielo, I migliori anni, Triangolo, Mi vendo e, infine, Gli anni miei raccontami.
Carlo Conti apre la serata ricordando i codici associati alle canzoni in ballo per il ripescaggio. quindi saluta la giuria composta da Franz Di Cioccio, Nicoletta Mantonavani, Massimiliano Pani, Laura Valente, Fausto Brizzi, Paola Maugeri, Federico Olandese Volante, Valentina Correani. Stop al televoto.
Entra Francesco Gabbani, che ripropone Amen. Subito dopo, augurandogli fortuna, il conduttore si collega con i tre ragazzi de Il Volo, a New York in tour. A un anno dalla loro vittoria, Conti annuncia tre serate evento a settembre su Rai 1.
Alla 21.03 il verdetto del ripescaggio: rientra in gara Irene Fornaciari. Nella sala stampa del Palafiori da cui stiamo seguendo la puntata, si alzano urla di giubilo alla notizia che la Fornaciari abbia scalzato i Dear Jack. Pubblicità.
Alle 21.13 Roberto Bolle che balla sulle note di We will rock you apre ufficilamente la finale di Sanremo 2016.
Annunciata da un videomessaggio di Fiorello, entra Francesca Michielin per cantare Nessun grado di separazione.
Fa il suo ingresso Madalina Ghenea, che ringrazia Conti. Si prosegue. Annunciato da un video di Miguel Bosè, ecco Alessio Bernabei con Noi siamo infinito.
Virginia Raffaele entra senza imitare alcun personaggio: è lei l’ultima eccellenza italiana che affianca Carlo Conti. Spacco vertiginoso, insieme al padrone di casa annuncia Clementino con Quando sono lontano. Per lui, il filmato è di Salvatore Esposito, il Genny Savastano di Gomorra.
Tocca ora a Gabriel Garko entrare, in giacca bianca e papillon rosso.
Quarta protagonista, con saluto di Loredana Berté, Patty Pravo: Cieli immensi.
Al rientro dal break pubblicitario, Conti richiama Roberto Bolle. Il ballerino racconta di ballare per regalare un’emozione a chi magari ha fatto tanti sacrifici nella vita senza riuscire a reliazzare i propri sogni. Con l’etoile a fianco, la Raffaele si toglie la soddisfazione di improvvisare la coreografia de La notte vola.
Con l’augurio in video di Ficarra e Picone, Lorenzo Fragola ripropone la sua Infinite volte.
Anticipata dallo “spacca,zia” dell’ex collega giurato J-Ax, Noemi canta La borsa di una donna.
Ed ecco l’ospite atteso: Cristina D’Avena. I conduttori sono tutti e quattro sul palco, perché volevano avere tutit il compito di introdurla. Dolcissima, scende le scale in abito verde: sembra una fatina dei bambini. Purtroppo la cantante esegue solo alcuni ritornelli di sigle, troppo poco per farci regredire.
Con un videomessaggio di Mal, Elio e le storie tese entrano travestiti da Kiss per eseguire Vincere l’odio. Grazie al travestimento, la performance è a dir poco esilarante.
All’ Ariston irrompono Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni, che prendono in giro l’amico fraterno per il suo essere sempre in tv. Lo invitano a una reunion all’Arena di Verona il 5 settembre e se all’inizio sembrava una goliardata, invece alla fine si tratta della promozione vera di uno spettacolo.
Tocca quindi ad Arisa con Guardando il cielo. Il videomessaggio è affidato a Giusy Ferreri.
Gli Stadio possono contare sul sostegno di Verdone: durante l’esecuzione di Un giorno mi dirai, la sala stampa è a dir poco fomentata.
Garko ha problemi con il gobbo, non si capisce quanto ironicamente, per lanciare il messaggio di Renga. il cantautore parteggia per Annalisa, che ripropone Il diluvio universale.
Alle 23.15 Renato Zero. Il cantautore esordisce nella sua ospitata con un medley dei suoi successi più noti, come vi abbiamo già anticipato in apertura. Si balla con Triangolo e Mi vendo, a cui segue una sorta di discorso impegnato contro le discriminazioni, ma poco messo a fuoco. Infine, in occasione dell’uscita del suo ultimo album (in uscito l’8 aprile) ci fa ascoltare in anteprima il nuovo singolo Gli anni miei raccontami.
Ventata d’energia con l’undicesimo big in gara: Rocco Hunt e Wake up. per lui un filmato di Vincenzo Salemme.
L’ingresso di Dolcenera diventa un momento ideale per una breve promozione di The Voice. Prima che l’artista intoni l’intensa Ora o mai più infatti, il messaggio di auguri è da parte dei futuri colleghi Raffaella Carrà, Emis Killa e Max Pezzali.
Per Il primo amore non si scorda mai, Enrico Ruggeri può contare sul “dai, dai, dai” di Francesco Pannofino.
Garko legge la poesia Post Scriptum scritta dal detenuto Guido Catalano, ma inciampa rovinosamente durante la recitazione.
Si prosegue con la coppia Givanni Caccamo-Deborah Iurato: la loro Via da qui è data per favorita.E se per loro il messaggio è da parte dell’autore Giuliano Sangiorgi, anche per il prossimo big l’in bocca al lupo arriva dall’autore del pezzo, Fabrizio Moro.
Il big successivo è infatti Valerio Scanu con Finalmente piove.
Infine, ultima concorrente, la ripescata Irene Fornaciari con Blu. insieme a quello di Rocco Hunt, l’unico pezzo del festival che affonda nell’attualità, parlando delle traversate mortali dei migranti. Il videomessaggio è di Serena Dandini.
Beppe Fiorello promuove la miniserie Io non mi arrendo, in onda lunedì e martedì.
Arriva la prima parte di classifica. Conti rende note le posizioni dall’ultima a salire. In fondo Irene Fornaciari, quindi Dolcenera, Alessio Bernabei, Scanu, Elio e le storie tese, Annalisa, Arisa, Rocco Hunt, Noemi, Clementino, Patty Pravo, Lorenzo Fragola, Enrico Ruggeri. Viene rilanciato il televoto per Caccamo-Iurato, Francesca Michielin, Stadio.
In attesa di conoscere la canzone vincitrice, Willi William fa ballare l’Ariston con Ego e Guglielmo Scilla pubblicizzaa la fiction Baciato dal sole.
Collegamento con Rocco Tanica dalla sala stampa dell’Ariston. Stop al televoto. Nel frattempo, il conduttore comincia a sciorinare ringraziamenti, dall’orchestra a ferragamo che l’ha vestito.
In attesa di scoprire a chi andrà il primo posto, alcuni riconoscimenti. Il premio Sergio Bardotti per il miglior testo è andato ad Amen di Francesco Gabbani. Il premio Giancarlo Bigazzi per la musica va a Un giorno mi dirai degli Stadio. Il gruppo conquista anche il premio della sala stampa Lucio Dalla, mentre Cieli immensi di Patty Pravo ottiene il premio della critica intitolato a Mia Martini.
Siamo alla proclamazione. Tra il boato liberatorio della sala stampa Lucio Dalla, al terzo posto vanno Caccamo e Iurato. Vincono gli Stadio.
Il gruppo di Gaetano Curreri si conferma l’asso pigliatutto della kermesse: hanno vinto tutto, serata delle cover inclusa, lasciando solo il premio della critica a Patty Pravo. Il cantante è tanto incredulo quanto emozionato, lui che quel palco l’ha tanto odiato dopo sconfitte e frustrazioni.