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Per il primo appuntamento sono previsti due episodi.
In occasione del ritorno di “Catfish – False Identità”, la giornata di oggi, martedì 23 febbraio, ha una programmazione dedicata che è iniziata già dalle 9 di questa mattina.
La serie unisce il mistero alle sorprese che si celano dietro alle storie d’amore nate sul web
Protagonisti della stagione saranno, come sempre, Nev Schulman e Max Joseph insieme alle coppie che fino ad ora hanno interagito solamente tramite schermi LCD. In ogni episodio, infatti, Nev e Max accompagneranno un partner a conoscere di persona il suo o la sua amata in un viaggio alla scoperta della verità.
La videocamera di “Catfish” torna quindi alla ricerca di giovani rimasti delusi da una storia d’amore online, mostrandoci ancora una volta quali sono i rischi di una relazione nata e vissuta solo sui social network o in chat e quali sono le ansie, le aspettative, le illusioni, le delusioni, i sentimenti e le sorprese a cui va incontro chi vive una relazione virtuale.
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Si sono conosciuti online e si sono presumibilmente innamorati. Ma di chi? Nella vita reale come sarà la persona per cui hanno perso la testa in rete? Da stasera, martedì 23 febbraio, alle 21.10, su MTV Next (canale 133 di Sky), le nuove storie di grandi amori virtuali rivelatisi nella realtà dei … “catfish”.
Il termine “catfish” (letteralmente Pesce Gatto) deriva dal mondo della pesca. Questa è la spiegazione che viene data nel film del 2010 Catfish su cui la serie è basata:
« All’inizio si era soliti trasportare in nave i merluzzi direttamente dall’Alaska fino alla Cina. Li tenevano nelle vasche all’interno delle navi. Ma una volta raggiunta la Cina, la carne era insapore e ridotta in poltiglia. Così a un tipo venne l’idea di mettere nelle vasche dei merluzzi alcuni pesci gatto, così avrebbero tenuto i merluzzi agili. E ci sono quelle persone che nella vita reale sono pesci gatto, e riescono a tenerti sulle spine. Ti fanno fare delle domande, ti fanno riflettere, ti tengono sveglio. E io ringrazio Dio per il pesce gatto, perché sarebbe strano, noioso e deprimente se non ci fosse qualcuno che ci “mordesse le pinne”. »