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Il conduttore entra urlando come nel suo stile, annunciando che questa sera verranno regalate emozioni. Quarto giudice della serata è Chiara Francini.
Con la raccomandazione ai giudici di “stare in campana senza essere batacchi”, si apre la prima manche. La coppia dei Duo Francofabrica si presentano con due canzoni: uno dedicata alla suocera e una per il suocero. Per Abatantuono la tematica è un “cult” da un certo punto di vista, e “deja-vu” da un altro. Per la Lucarelli, più che comici, sono intrattenitori da villaggio turistico. La Francini non infierisce: dice di trovarli “carini” e dopo il si di Ruffini, permette loro di passare il turno ggiungendo il proprio consenso.
Il prossimo è Enrico Balsamo, ventriloquo: finge di avere problemi con il microfono, che parla. Il ragazzo è già passato da Tu Sì Que Vales lo scorso settembre: ottiene tre si, quello della Lucarelli è “moderato” perché bisogna ancora lavorare un po’ sul testo.
Seconda coppia comica in scaletta: Sinisi e Bugatti. Sarà l’accento, ma sembra di rivedere Ale e Franz, di cui vengono ricalcati i ruoli dei personaggi: ironizzano sulla cucina vegana e sul matrattamento che il salmone subisce prima di finire sulle pennette. Nel pezzo citano (piuttosto gratuitamente) la frase di Fabrizio Quattrocchi, ucciso in Iraq dicendo “vi faccio vedere come muore un italiano”. I due passano con grande soddisfazione dei giurati.
Dopo il primo break pubblicitario, la gara riparte da Paolo Franceschini. Ukulele in mano e giochi di parole, fa ridere di gusto Ruffini ma convince anche gli altri.
Federica Minia racconta la sua fissa per i capelli lunghi e di come possa usarli per darsi un tono anche quando non ha niente da dire. Appena Ruffini le dice di essere arrivata “senza paracadute” in quanto monologhista che non si nasconde dietro un personaggio, lei confessa che è la prima volta: in realtà è la speaker della metro lilla di Milano, nonché, aggiungiamo noi, web reporter di Forte forte forte. Tre si.
Gli Irrequieti mettono in scena un quiz di cultura generale. Cos’è l’azoto? L’ultima lettera dell’alfaboto. E via così, di battuta in battuta, più o meno riuscite. Ammessi al giudizio finale all’unanimità.
Si prosegue con Fulvio Fuina, bigliettaio degli autobus: “il problema dei viaggiatori, è che viaggiano”. Costruisce le battute puntando sul significato letterale delle parole: si sente il pubblico ridere subito di gusto. Abatantuono apprezza la sua pacatezza nel raccontare: lui “la butta là, come deve fare un comico”. Condividono tutti il giudizio positivo.
Gianluca Arena spiega perché ha deciso di fare il comico: è colpa della madre che lo picchiava. L’input sulla scelta di vivere di comicità viene subito abbandonato per dare spazio a un pezzo classico sulla madre: un testo da cabaret già collaudato, sostiene Abatantuono. La Lucarelli lo trova invece usurato: la presenza scenica c’è, per cui bisognerebbe lavorare sul testo per rinnovarlo. Il ragazzo incassa comunque il si di Abatantuono e Ruffini.
Lia e Francesca formano la prima coppia femminile vista nel programma. L’idea di fondo dello sketch è quella di chiamare le varie vip per avere consigli sulla dieta. Passano grazie al si della Francini, che si aggiunge a quello di Abatantuono.
Massimiliano Carrisi arriva travestito da Dante, ma nel pezzo parla delle donne che seducono le prede su Facebook. La Francini salva anche lui.
I comici della prima manche si sono esibiti tutti, ora ai giudici spetta assegnare un voto. Ecco dunque la classifica stilata: al quinto posto Gli Irrequieti, ex aequo al terzo tra Paolo Franceschini e Fulvio Fuina, al secondo posto Enrico Balsamo e al primo Sinisi e Bugatti.
La seconda manche si apre con Pierluigi Patimo. Fa il mariachi, e il suo compiacimento gli vale tre no.
Jodie Alivernini fa un appello alle donne: non fare figli, mai. Perché con i bambini è impossibile stendere il bucato, poi imparano pure a camminare e la notte non dormono. Unisce il mestiere ad un messaggio insolito per la comicità femminile: tre si.
Il prossimo è Sebi Picone: stamattina il nonno parlava da solo, perché aveva i minuti gratis verso tutti i mobili. Rivisita Zingara parlando di lavoro in nero: era un brano della Zanicchi ma senza iva, spiega. La Lucarelli lo stoppa, Ruffini dice si e la Francini lo salva.
Fisico statuario, Romina Carancini è una ballerina di fila in tv. Racconta il suo lavoro, incluse le ciglia finte da indossare, la ricerca dell’inquadratura e la flessibilità a 180 gradi: chiude dicendo che spesso ne bastano 90. La Lucarelli le consiglia di non rinunciare alla sua femminilità, ma di darsi alla comicità per non rimanere intrappolata tra una professione e l’altra. Dicono si Ruffini e Abatantuono, perciò va al giudizio finale.
Massimo Valz Brenta prende di mira gli slogan degli spot. Meccanismo collaudato che funziona per Abatantuono: incassa tre si.
Il prossimo è Alberto Azarya. Parla con foga di quando ha deciso di essere un paninaro, ma il filo conduttore non è molto chiaro: Abatantuono e Lucarelli lo stoppano. Se ne va con tre no.
Renzo Sinacori è un comico diversamente giovane. Fa outing: è siciliano, come Pirandello e la moglie di Bossi. Il monologo prende una piega più seria, virando sui mafiosi che vengono cercati ovunque per anni, ma hanno il postino che gli porta i pizzini direttamente a casa loro. L’impronta satirica viene apprezzata. Passa con il si, e i complimenti, di tutti i giurati.
Lia Locatelli arriva sul palco con sciarpa e cuffia, perché viene dalla montagna. Il fidanzato la tradiva: l’ha trovato in casa “con un aspirapolvere a forma di zoccola” e ora vorrebbe regalare una viaggio a lui e alla sua amante, però sulla striscia di Gaza. I suoi cambi di timbro sono molto didascalici: sottolineano il momento in cui il pubblico dovrebbe ridere alla battuta. Il problema, come viene notato, è che se poi il pubblico non ride in quel preciso istante, si crea imbarazzo. La Lucarelli ferma l’esibizione; la Locatelli non riesce ad approdare alla fase successiva.
Piero Massimo Macchini viene dalla città più immobile d’Italia: Fermo. Per anni ha vissuto con la pensione della mamma: da quando andato a convinvere con la compagna, ha scoperto che ogni due mesi arrivano le bollette e che, addirittura, dopo cena bisogna lavare i piatti. Macchini, che non rinuncia al suo accento marchigiano, viene dall’esperienza televisiva di Ci pensa Fotticchia su Agon Channel. Ottiene il si di Abatantuono e Ruffini.
I doppi sensi della canzone di Michele Ungari, infine, non convincono la Lucarelli ma ottengno comunque l’approvazione degli altri due.
Con Ungari termina la seconda manche: si procede dunque ai voti da parte della giuria. Questa la classifica: al quinto posto Jodie Alivernini, al quarto Romina Carancini, al terzo Piero Massimo Macchini, al secondo Massimo Valz Brenta e al primo Renzo Sinacori.
Si passa quindi ai cinque vincitori della puntata. Partendo dal primo posto a scendere, si tratta di: Renzo Sinacori, Sinisi e Bugatti, Enrico Balsamo, ex aequo tra quarto e quinto posto per Paolo Franceschini e Fulvio Fuina. In qualità di quarto giurato, Chiara Francini ripesca Piero Massimo Macchini.
La puntata si conclude con il replay dell’esibizione del vincitore Sinacori.