L’appuntamento è su Sky Uno a partire da martedì 27 e successivamente tutti i martedì alle 21:15.
Gran bel colpo quello messo a segno da Carlo Cracco che nella terza stagione di Hell’s Kitchen Italia si è assicurato la presenza di un ospite di estremo prestigio: Massimo Bottura è uno chef al top della ristorazione internazionale. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Fornelli roventi dunque per le nuove due squadre che si batteranno e un impegno ancora più gravoso per Carlo Cracco che dovrà trovare un grande professionista della cucina.
Cracco, che rivedremo a dicembre anche in MasterChef Italia 6, pretende attitudine al comando, capacità di reggere la pressione e tempistiche serrate. Su queste basi si fonda infatti il lavoro di un ristorante di qualità. Carlo Cracco vorrà capire fino a che punto i concorrenti riescono a reggere lo stress e ad avere nervi saldi dinanzi ai suoi rimproveri.
L’edizione di quest’anno ha ancora di più abbassato l’età dei partecipanti. Sono quasi tutti al di sotto dei 30 anni. C’è un over 40 che della prima volta vuole imparare a capire se può migliorare la sua formazione e rendersi interprete di una cucina più moderna. La novità tra le concorrenti femminili è che partecipa anche un ex militare, una giovane donna che ha deciso di dedicarsi ai fornelli dopo aver abbandonato l’esercito. Su di lei Carlo Cracco ripone molte speranze. Essendo infatti un militare è già predisposto alla disciplina e quindi potrebbe avere anche il carisma necessario per il programma.
Da Sky fanno sapere che questa volta Hell’s Kitchen sarà ancora più sorprendente. Il fiore all’occhiello dunque è Massimo Bottura ed è la prima volta che lo chef appare in un programma di questo genere.
Se la cucina italiana è molto apprezzata a livello planetario bisogna ringraziare Massimo Bottura che ha contribuito nella sua lunga attività a farla conoscere e a valorizzarla ovunque, ha commentato Carlo Cracco.
La sua Osteria Francescana di Modena ha infatti conquistato la vetta più alta della classifica mondiale dei 50 ristoranti. Ovvero si è classificato primo ai “The world best fifty restaurant“, gli Oscar della gastronomia internazionale. {module Pubblicità dentro articolo}
Il cuoco modenese classe 1972 è molto noto ed apprezzato per le sue idee innovative. In primis il progetto refettorio, un progetto culturale per rendere visibile l’invisibile e combattere lo spreco.
A Milano il refettorio ambrosiano in collaborazione con la Caritas ha debuttato nel corso dell’Expo 2015, mentre a Bologna ha contribuito a dare una mano alla mensa dell’Antoniano. Non tutti sanno che durante le Olimpiadi di Rio 2016 nelle favelas è stato attivato il “Reffetto – RIO“. Il progetto approderà anche nel Bronx e avrà la collaborazione di Robert De Niro.
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