Maggio 2014: i Dear Jack arrivano in finale alla tredicesima edizione di Amici; dati per favoriti fino all’ultimo, si classificano secondi al televoto (questione che a dire il vero suona ancora strana) dietro a Deborah Iurato. Poco male: la band si porta a casa il premio della critica e soprattutto il successo discografico. Il loro EP Domani è un altro film da subito si impone in classifica superando star della musica internazionale e stazionando per settimane al primo posto. In breve tempo viene certificato disco d’oro, poi platino e recentemente doppio platino, risultati che anche i big faticano ad ottenere ultimamente.
Tutto questo fa sì che i cinque ragazzi diventino richiestissimi in programmi musicali, anche Rai, andati in onda nella stagione estiva: dai Music Awards al Coca Cola Summer Festival e addirittura Una voce per Padre Pio, ogni loro apparizione televisiva scatena l’entusiasmo delle fan. Contemporaneamente vengono chiamati dai Modà (la band di Kekko Silvestre che è anche il loro produttore) ad aprirne i concerti a San Siro e allo Stadio Olimpico.
Il passo successivo è la prima torunée dei Dear Jack, che con un solo mini album all’attivo vengono buttati sui palchi dei palazzetti italiani, gli stessi che ospitano grandi nomi della musica italiana e internazionale. Ieri sera il gruppo ha fatto tappa al Mediolanum Forum di Assago (Milano) e c’eravamo anche noi. Un’ora e mezza di concerto in una venue decisamente affollata di ragazzine con pazienti genitori al seguito. Un’esperienza che ha messo a dura prova i nostri timpani per le urla indemoniate delle fan: alcune addrittura in lacrime urlavano dichiarazioni d’amore al leader Alessio Bernabei.
Essendo la discografia dei Dear Jack composta da 8 brani, per allungare lo show la scaletta è stata infarcita di cover, ben 11 per la precisione. Decisamente troppe. A tratti sembrava di assistere ad una puntata del serale di Amici, dal momento che molti dei brani eseguiti erano stati cantati proprio nello studio del talent show di Maria De Filippi.
L’idea di questo tour risponde sicuramente alla logica del “battere il ferro finchè è caldo”, ma c’è il rischio concreto che la band si bruci. Ad un palco come quello di Assago bisognerebbe arrivare con una storia artistica un po’ più ricca, e soprattutto è necessario che i ragazzi si circondino di professionisti che abbiano a cuore la loro crescita professionale anche lontano dalle telecamere.
L’impressione è che il fenomeno Dear Jack sia esploso in maniera dirompente oltre ogni previsione e ora si stia cercando di raccogliere a piene mani i frutti di questa inaspettata vincita al Superenalotto. E la corsa, per il momento, non sembra fermarsi: da mesi si fa il nome della band come possibile protagonista del cast del prossimo Festival di Sanremo. E un nuovo album non tarderà ad arrivare.