La visita pastorale ha fatto puntare l’attenzione di tutti i media sul Brasile che è il Paese col maggior numero di cattolici al mondo, ma allo stesso tempo la percentuale è scesa e, nella capitale, i cattolici sono una minoranza, per cui si temevano scontri e problemi d’ordine. Del resto, è vero che alcuni incidenti sono effettivamente avvenuti: mentre infatti era in corso la cerimonia di benvenuto nel palazzo Guanabara, sede del governo di Rio de Janeiro, fuori i manifestanti protestavano per le spese che il governo avrebbe sostenuto per finanziare la settimana. Quando Bergoglio se ne è andato, si sono verificati degli scontri che hanno portato al fermo di sei manifestanti.
In segno di contestazione pacifica contro la Chiesa cattolica, è scattato anche il bacio gay collettivo, che ricorda quello che aveva accolto Papa Benedetto XVI in Spagna
Papa Francesco, dal suo canto, ha lanciato come al solito una serie di messaggi importanti, subito rilanciati da tv e siti: è salito in aereo portando a mano un bagaglio e ha richiesto espressamente un’utilitaria per il suo atterraggio.
La foto di Bergoglio sulle scale dell’aereo, di spalle e col borsone marrone in mano, è divenuta in breve un’immagine del nuovo corso della Chiesa di cui si è fatto portavoce Papa Francesco; il gesto, nella sua semplicità, è stato apprezzato e mostrato un po’ ovunque.
Al momento dell’arrivo in Brasile, RaiNews24 ha dedicato la diretta all’evento. Nel frattempo Sat2000, canale della Cei, si concedeva una lunga diretta senza alcuna interferenza.
Come sua abitudine, Bergoglio ha dato priorità al contatto diretto con i fedeli e, sebbene la sua auto sia stata spesso bloccata dalla folla, il Papa, ci dice l’inviata di RaiNews, non ha mai chiuso il finestrino, continuando a salutare i pellegrini senza temere per la propria incolumità.
Ieri la giornata di riposo per smaltire il fuso orario. E, da stamani, le celebrazioni sono entrate nel vivo. Quello che ha colpito, durante i servizi mandati in onda quasi universalmente, dai notiziari televisivi, è stata la carica umana del Papa che non è venuta meno neppure dinanzi alla folla da cui era circondato. Le immagini si sono susseguite in un crescendo da un tg all’altro, i commentatori e i cronisti delle tv generaliste hanno superato se stessi nel tentativo di fornire spiegazioni, condannare le scarse misure di sicurezza, dire la propria opinione prima di tutti gli altri. Su tutto, spiccano i toni altisonanti delle telecronache, in una vera e propria gara a chi ci mette più enfasi. Molto più contenuti, invece, sono apparsi i cronisti di SkyTg24 che hanno affidato il racconto di queste prime giornate brasiliane del Papa più alle immagini che alle parole.
Ma l’evento adesso entra nel vivo. Si aspetta lo speiale di Porta a porta per vedere come Bruno Vespa affronta la visita papale. Lui con i papi ha una certa dimestichezza, quindi non è escluso qualche colpo di scena mediatico.