In tre interminabili ore e mezza di diretta, non sono però mancati i momenti ridicoli. A partire dalla questione più spinosa che attanaglia i naufraghi in quel di Cayo Paloma: l’accendinogate. Sembra infatti che i concorrenti abbiano acceso il fuoco utilizzando un accendino: sono state trasmesse le immagini del ritrovamento dell’oggetto incriminato. Una telecamera che si avventura tra la vegetazione dell’isola, sposta un paio di pietre e trova l’accendino. Supponiamo quindi che cameran e addetti ai lavori abbiano rivoltato ogni sasso fino a quando non è comparso il fatidico accendino, oppure, più probabile, che abbiano visto qualcuno nasconderlo e siano tornati sul luogo del delitto.
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Dato che i “manigoldi” tacciono e non è stata fornita nessuna ulteriore spiegazione, la polemica si è spenta presto. La Marcuzzi ha tentato blandamente di mettere all’angolo i colpevoli, ma senza riuscirci. In sede di nomination Malnati ha farfugliato qualcosa lasciando intuire che ci sia una verità da svelare, ma ormai l’interesse del pubblico era scemato: la polemica non cavalcata, senza nemmeno un trabocchetto per i naufraghi, appariva già storia vecchia.
Da segnalare poi Signorini che riprende Stefano Orfei, reo di poco buon gusto nel dire di non aver mai leccato il fondoschiena a nessuno: “potete anche usare gli eufemismi” lo ha rimproverato, perché in diretta in prima serata. Eppure la settimana scorsa, davanti al fondoschiena vero di Salvi, rideva.
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Indimenticabile il momento dell’abbandono di Matteo Cambi. Tutti a ricordargli di aver affrontato prove altrettanto dure, avendo provato sulla propria pelle il carcere: perché allora non anche l’Isola?, era la domanda che aleggiava in studio. Fingendo di dimenticare la risposta ovvia: da una pena detentiva non ci si può ritirare, non c’è scelta.
Passiamo a Marco Carta che, sardo, dice di doversi abituare all’idea di essere su un’isola e alle “tre grazie” urlanti. Una perla ce l’ha regalata Simona Ventura negli ultimi minuti di puntata. Colei che è solidale con le donne, motivazione che la porta a salvare Alessia Reato, nomina la Henger subito dopo la nobile dichiarazione di spirito. E come se non bastasse, da donna di spettacolo qual è, appena sente i fischi scroscianti del pubblico in studio, chiede di poter cambiare. Ma il danno ormai è fatto: “a chi tocca non s’ingrugna”, chioserebbe lei. È chiaro che la strategia, tra l’altro legittima, è una sola: va fuori chi non è gradito.
L’appuntamento con l’Isola è per oggi in seconda serata, quando al Grand Hotel Chiambretti gente che va e viene dall’Isola spetterà dissacrare il programma secondo lo stile del conduttore.