{module Pubblicità dentro articolo}
In rigoroso ordine alfabetico, iniziamo da Tanya Borgese del Team Carrà. La ventisettenne (la più esperta dei 4 finalisti) di Polistena (RC) nelle diverse fasi del programma ha mostrato un’anima rock, una grinta straordinaria e una grande capacità di gestire e domare il palco. La passione per la musica nasce si da subito, ma il suo repertorio cambia strada facendo, tanto da abbandonare l’impostazione lirica che aveva a tredici anni. A differenza di altri concorrenti, la gavetta è la sua base di partenza: da otto anni fa parte di un gruppo di musica country, blues, folk in cui lei canta e suona la chitarra.
Canto ma non solo, Tanya si è laureata nel 2011 e lavora come Terapista della Neuropsicomotiricità dell’età evolutiva. Un mestiere molto duro, ma in cui non mette mai da parte la musica, utilizzandola talvolta anche con i suoi bambini. Il microfono è la sua valvola di sfogo e lo strumento con cui si racconta al meglio: “Quando credi veramente di essere al 100% te stessa, quando impugni un microfono e ti senti te stessa, capisci che quella è la cosa che ti rappresenta più di ogni altra. Ti fa dire ci sono”.
Giunta all’ultimo atto dopo la dura sfida contro Samuel Pietrasanta, grazie sia al voto di Raffaella Carrà, che a quello del televoto. Proprio in quest’ultima puntata però la calabrese ha evidenziato il suo limite più grande: il repertorio in italiano è debole. Tanya, infatti non ha di certo brillato, soprattutto nelle parti veloci, del duetto con Baby K in Roma-Bangkok. Secondo i bookmakers, è la battuta della situazione; euroebet la quota a 17.
Charles Kablan, del Team Killa è il favorito numero uno per la vittoria finale, come conferma la quota di eurobet a 1.30. 22 anni, di origine ivoriana vive con la zia a Seriate (BG). Le sue doti canore sono uniche, così come il suo timbro molto particolare e il convincente vibrato, ma l’arma in più è la spontaneità: infatti il ventiduenne non ha mai seguito una scuola di canto e quindi sul palco non si sofferma troppo sulle regole teoriche.
In questo modo si spiega anche il percorso in continuo e netto miglioramento messo in atto a The voice of Italy 4. Il suo sogno non è diventare una star della musica ma partecipare trasmissioni e conoscere gente che lo faccia evolvere nell’ambito musicale. Un obiettivo in parte già raggiunto, attraverso la partecipazione a questo reality, che lui dedica al padre, a tutti quelli che gli vogliono bene e al coro gospel in cui canta da tre mesi.
Anche in lui la musica è qualcosa di innato: “Senza di lei il mondo non sarebbe quello che è, perché fa parte della Natura, ti può fare emozionare, arrabbiare, eccitare; la musica ha varie facce e va sempre bene”. Accede alla finale dopo il bellissimo faccia a faccia con Frances Ascione. Il duetto con Annalisa in Una finestra tra le stelle ha lasciato tutti a bocca aperta, in quanto Charles è riuscito a cantare in modo perfetto con la tonalità originale, tipica di una voce femminile.
Alice Paba, con i suoi 19 anni, è la piccola del gruppo, o patata come la definirebbe la sua coach Dolcenera. Le sue doti vocali sono leggermente inferiori a quelle dei rivali, ma lei sopperisce con grandi capacità comunicative e espressive, che mettono in risalto la sua vena cantautoriale. La romana, di Tolfa, infatti ha già scritto undici pezzi, registandoli alla Siae.
A differenza degli avversari la passione per la musica nasce da un rapporto amore-odio. Da piccola non sopportava i mega karaoke organizzati in casa dai suoi genitori, poi però, dal giorno in cui a scuola le hanno insegnato l’inno di Mameli, tutto è cambiato: “Il canto è l’unica cosa che mi fa sentire al posto mio, mentre di solito, durante la vita normale, mi sento confusa”. Suona la chitarra da autodidatta, studia canto da 8 anni, ha un duo con un chitarrista e canta in un gruppo rock.
Estroversa, rappresenta alla perfezione Dolcenera, ed è proprio grazie a lei se è giunta in finale. Infatti, nella sfida con Joe Croci, il televoto ha premiato quest’ultimo, ma non è bastato a ribaltare il giudizio della coach. La sua personalità, nonostante la giovane età, è emersa nella splendida versione di Almeno tu nell’universo, mentre non ha convinto il duetto con Giusy Ferreri, dove ha cercato di “imitare” un po’ troppo la collega. Mina vagante della competizione, tanto che eurobet ha abbassato la quota, passando da 17 a 4 in pochi giorni.
Infine eccoci giunti anche al Team Pezzali, rappresentato da Elya Zambolin. 22 anni di Monselice (PD), attualmente è disoccupato e non vive con la muscica, nonostante abbia messo su itunes qualche brano con la sua band. A the voice of Italy 4 si è dimostrato il più duttile come repertorio e soprattutto ha dimostrato il perfetto profilo dell’attuale cantante pop; compreso l’aspetto fisico più volte sottolinesto anche da Raffaella Carrà.
Studia regia e sceneggiatura e si appassiona alla musica classica si da bambino. La sua è una famiglia di artisti a tutto tondo: la madre è direttrice di una scuola di musica classica ed insegnante di piano, il fratello violinista e il padre pittore. Il padovano sa bene come si vince in una competizione canora: nel 2013 infatti si aggiudicò il Festival Show, dove nella tappa di Verona conobbe il suo coach. Non è sconosciuto agli appassionati di tv, avendo partecipato lo scorso anno, come leader degli Attika, ad Amici.
In semifinale ha battuto gli iWolf, in una sfida segnata sin dalla vigilia. Rilassato e sempre puntuale nell’esecuzione ha convinto soprattutto nel duetto con Lorenzo Fragola: le voci erano simbiotiche e sembrava un’esibizione preparata da anni. Tutti però ricordano la personalissima e straordinaria versione di Mondo, di Cesare Cremonini, con cui si è presentato alle Blind Audition. Il sostegno del pubblico c’è ma gli scommettitori non gli danno molto credito: la quota di eurobet è 6.
Adesso che ve li abbiamo presentati, non vi resta che seguire insieme a noi (attrerso la tradizionare diretta testuale), la finalissima di The voice of Italy 4, che andrà in onda domani sera dalle 21.15 su Rai2.