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Antonino Cannavacciuolo racconta le sue nuove missioni per cercare di salvare alcuni ristoranti in crisi. Lo Chef metterà la sua esperienza al servizio dei ristoratori che, grazie ai suoi consigli, potranno superare problemi come disorganizzazione, menù obsoleti, piatti che non incontrano il favore dei clienti, servizio improvvisato e incompetenza.
Questa nuova edizione racconterà come il lavoro in cucina possa diventare positivo e propositivo, anche in senso sociale. Tra gli interventi, quello di uno chef non vedente che, grazie alla sua determinazione, continua a destreggiarsi dietro ai fornelli, anche meglio di prima, diventando un esempio per il titolare di un ristorante romano, protagonista della prima puntata, travolto dagli affanni e totalmente disorganizzato; l’aiuto eccezionale di un gruppo di bambini di una scuola elementare a due fratelli ristoratori, perennemente in conflitto; la storia di un ristorante di un paese colpito dal terremoto nelle Marche, che deve trovare le giuste motivazioni per andare avanti, ripartire e magari trasformarsi in un motore per tutta la comunità.
Cucine da incubo | la prima puntata
Nella prima puntata di questa nuova edizione, Chef Cannnavacciuolo fa tappa a Roma, al ristorante Er Barone, gestito da Romano, definito da tutti “il gigante buono”. Romano ha rilevato questo locale circa due anni e, nonostante non avesse esperienze nel campo della ristorazione, ha deciso di intraprendere questa avventura. Che, però, non si è rivelata delle più rosee. Un po’ per inesperienza, un po’ per il suo carattere esuberante, focoso e colorito, in cucina i fuochi d’artificio sono sempre all’ordine del giorno: basta anche solo una comanda per mandare in ansia Romano, che comincia a imprecare e urlare dietro a tutti.
Le sue vittime preferite sono la moglie Lorella, figura jolly del ristorante (per un periodo è stata anche in cucina con Romano) e tutti i cuochi e aiuto cuochi che si sono avvicendati in questi due anni. Romano sa che la poca organizzazione, la scarsa esperienza di tutto lo staff e il panico che regna sovrano in cucina hanno reso la situazione particolarmente difficile e per questo ha deciso di chiedere aiuto a Chef Cannavacciuolo. E in suo aiuto arriverà anche Antonio Ciotola, uno chef che qualche anno fa ha perso la vista ma che, grazie alla sua determinazione e a una positività fuori dal comune, ha in brevissimo tempo ripreso in mano la sua vita, la sua professione e il suo ristorante, sviluppando nuove sensibilità e imparando a destreggiarsi dietro ai fornelli anche meglio di prima. La sua sarà una grandissima lezione, non solo di organizzazione ma anche di vita, per Romano.
Cucine da incubo | il format
In ogni puntata di “Cucine da incubo”, adattamento italiano del famosissimo format internazionale Kitchen Nightmares, Chef Cannavacciuolo arriverà nel locale per provare in prima persona il menù e valutare il cibo e il servizio. Osserverà poi lo staff al lavoro e, in base ai problemi emersi, darà la sua consulenza, fornendo anche consigli per un nuovo menu. Anche il locale verrà sottoposto, in tempi record, a un make over da una squadra di architetti e interior designer, così da renderlo più accogliente e funzionale. Dopo questi interventi, lo staff sarà pronto a ricominciare, consapevole degli errori passati e forte dei consigli ricevuti, utili per il futuro. Al termine della serata, Chef Cannavacciuolo saluterà lo staff e si dirigerà verso un nuovo ristorante da salvare.
Cucine da incubo | streaming
Il programma sarà disponibile anche su Dplay (sul sito dplay.com – o su App Store o Google Play).