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Una lunga sigla, contraddistanta da una bella coreografia, dà il via al programma. I ballerini danzano sulle note di “Music” di John Miles, che Bonolis saluta a fine esecuzione. Il conduttore romano anticipa i nomi degli ospiti che si succederanno stasera sul palco. Poi spiega: “Questo è un programma di musica, fatto di musica. Ci siamo chiesti: quelli che hanno cantato le canzoni della nostra vita, hanno a loro volta delle canzoni della loro vita? Chi sono gli idoli dei nostri idoli?”
Primo grande ospite della serata: Simon Le Bon dei Duran Duran. Bonolis lo intervista e ricorda come negli anni ’80 il gruppo del cantante fosse popolarissimo in Italia. Le Bon racconta anche aneddoti sulla loro partecipazione come ospiti al Festival di Sanremo. Interrogato dal conduttore, il cantante rivela che il suo pezzo del cuore è “In a broken dream” della band australiana Python Lee Jackson; poi, lo canta.
Davanti ad un tavolino imbandito con tazze e tovagliette, ecco Francesco Renga. È un modo per ricordare la sua infanzia a Brescia e il rapporto con la madre, anche lei appassionata di musica. Rivela che la donna amava cantare. Bonolis invece svela che sua mamma gli proprinava ogni giovedì il cervello di manzo bollito: “Altrimenti non mi faceva vedere i treni che passavano sotto casa”, dice. Il cantautore ripropone “L’ultima occasione”, portato al successo da Mina.
Dove c’è Paolo Bonolis, non può mancare Luca Laurenti, tanto più in uno show dove la spalla del conduttore romano può anche esaltare le sue note qualità vocali. “Non è ancora il tuo momento!”, gli urlacchia un Bonolis fintamente arrabbiato. Tornerà sicuramente dopo.
Improvvisando un balletto sulle note di “You make me feel”, pezzo dance del 1978, Paolo Bonolis ricorda i look del tempo quando si andava a ballare. È il pretesto per chiamare in scena John Travolta, protagonista del mitico “La febbre del sabato sera”: ad accoglierlo, non a caso, le note di “Staying alive”. L’attore americano svela alcune curiosità del film: alcuni dei più celebri brani della pellicola furono composti in appena 3 giorni.
Travolta è stato anche protagonista del film “Grease”. In Italia è stato un successo anche in teatro, con il musical portato in scena da Giampiero Ingrassia e Lorella Cuccarini. La conduttrice era la Olivia Newton John nostrana: i due si incontrano e ballano.
Finita l’intervista con Travolta ecco arrivare Fedez, che spiega la sua concezione della musica rap. “Se potessi duettare con un grande del passato, sceglierei Giorgio Gaber per la sua capacità di insegnare l’ironia agli italiani”: bella intervista, riecheggia un po’ “Il senso della vita”, programma condotto da Bonolis qualche anno fa in seconda serata sempre su Canale 5. Il brano del cuore del rapper è quella del collega J-Ax, “Domani smetto”: per l’occasione l’ex giudice di The Voice arriva sul palco e i cantanti duettano.
Il prossimo, prestigioso, ospite è il pianista Ezio Bosso. “Per me la musica non è di nessuno. La musica non è di uno, è nostra”, dice. Il compositore ammette il suo grande amore per la musica di Beethoven: “Era un uomo libero”, confida. Non è un caso se la sua canzone del cuore sia una sonata del grande musicista tedesco, la numero 14 in Do Diesis minore, ai più nota come “Chiaro di luna”. Momento molto emozionante, alla fine dell’esecuzione si alzano tutti in piedi per applaudirlo.
L’avevamo visto in precedenza, ecco ritornare sul palco Luca Laurenti. Bonolis, come fatto con gli altri ospiti, gli chiede di cantare il brano che ha segnato la sua vita ma alla fine lo blocca per due volte. Vuole che canti per forza “Can’t stop the feeling” di Justin Timberlake. Esibizione coinvolgente, con un folto corpo di ballo ad accompagnarlo.
La musica rock indipendente: se ne parla con Manuel Agnelli, leader degli Afterhours e reduce dall’esperienza di giudice/coach a X Factor. Bonolis portò la band nel 2009 a Sanremo: il cantante ricorda quell’esperienza, ma anche un’imbarazzante situazione accadutagli in un concerto: una fan lo strattonò a lungo lì dove non batte il sole. Agnelli ha scelto “The long and winding road” dei Beatles come canzone del cuore.
Sono giovani, hanno avuto e continuano ad avere grande successo dopo aver partecipato e vinto “Amici”: ecco i The Kolors, con Tullio De Piscopo alla batteria. Cantano “Money”, un pezzo dei Pink Floyd. “Stash”, nome d’arte del leader del gruppo, è un termine presente proprio nel brano scelto dalla giovane band: per questo il gruppo è particolarmente legato a questa canzone.
Divertente l’intervista ad Elisa: scopriamo che si diletta a disegnare, sa parlare in dialetto pugliese, cantare in curdo ed imitare Caterina Caselli. L’artista friulana, vincitrice a Sanremo 2001 con “Luce (Tramonti a Nord-Est)”, omaggia Leonard Cohen con “Hallelujah”, un pezzo che le ricorda anche suo nonno, il primo a farle apprezzare la bellezza della musica.
Vicino ad un leggio, Paolo Bonolis racconta la storia di un uomo nato a Napoli, nel rione Marianella: è Enzo Avitabile, uno dei più noti musicisti partenopei. Con lui il bassista americano Marcus Miller: l’artista esegue un pezzo di James Brown tra i più noti, “Sex machine”. Ad Avitabile è affidato il ricordo a Pino Daniele: il musicista, che collaborò in varie occasioni con il cantante scomparso 2 anni fa, ripropone “A me me piace ‘o blues”.
Termina qui la prima puntata di Music. La prossima andrà in onda, alle 21.10 circa, mercoledì 18 gennaio su Canale 5.