Abatantuono è l’imprenditore della provincia milanese Giancarlo Ferraris, onesto e bravo professionista, buon padre di famiglia. Può vantare di aver realizzato la propria fortuna da solo, grazie alle sue qualità manageriali che gli hanno consentito di vincere molti appalti. Ma la grave situazione economica alla fine colpisce anche la sua azienda e Ferraris si ritrova nei guai per due banali mancati pagamenti. Grazie alla sua buona fede e all’innata fiducia che nutre per gli altri, cade nella rete di una finanziaria gestita dalla ‘ndrangheta. Un consulente apparentemente affidabile Domenico Crea (Luigi Maria Burruano) calabrese insediatosi nel Nord Italia con suo nipote, già da molti anni, agisce per conto dell’associazione criminale e riesce, subdolamente, a entrare nella vita di Ferraris. Inizialmente gli offre un aiuto amichevole e disinteressato. Ma lo scopo è impossessarsi dell’azienda di Ferraris e farne un punto di riferimento, una base per il riciclaggio di sostanze tossiche.
Inizialmente Ferraris decide di non accettare l’aiuto, troppo facile, offerto da Domenico Crea. Ma successivamente la crisi lo mette alle strette ed è costretto, suo malgrado, a cedere. Nel giro di pochissimi mesi, si trova a vivere in una situazione di grave pericolo. La sua vita ma soprattutto quella della famiglia sono a rischio. In particolare nel mirino della ‘ndrangheta finisce la figlia di Ferraris Federica (l’attrice Camilla Sevino Favro) presente nel direttivo dell’azienda di famiglia. Quanto tutto sembra perduto, l’imprenditore decide di ribellarsi alle angherie del clan malavitoso.Ma non sarà facile.
Nel cast ci sono anche Ninni Bruschetta, Paolo Mazzarelli, Thomas Trabacchi, Ugo Conti, Giorgia Senesi. la regia è di Ricky Tognazzi.
Afferma Diego Abatantuono: L’infiltrazione della ‘ndrangheta nell’economia del Nord è un problema che va posto all’attenzione del grande pubblico televisivo. A mio parere, oggi, al minimo vacillare di un’azienda, dovrebbe subentrare qualche ente, la banca per esempio., per evitare che possano accadere tali situazioni drammatiche.
A proposito del tv movie, l‘attore puntualizza: Non è un film pesante, qui il dramma subentra a un certo punto, anche in una situazione seria e complicata non manca la leggerezza. Ed è proprio il connubio tra leggerezza e dramma a rendere la storia interessante. Non è asssolutamente vero che le difficoltà siano sinonimo di noia.
Abatantuono si dichiara soddisfatto di aver lavorato con Ricky Tognazzi. E a proposito del padre del regista, il grande Ugo Tognazzi svela: Ci sono tante assonanze tra la mia vita e quella di Ugo Tognazzi con il quale ho in comune anche un aspetto professionale: interpretare ruoli a metà tra il sorriso e la lacrima. E l’imprenditore Giancarlo Ferraris è uno di questi. E dire che ho iniziato a fare il tecnico delle luci al Derby a solo 15 anni e mezzo.
Ricordiamo inoltre che sullo stesso problema delle aziende in crisi era andata in onda a dicembre scorso, la miniserie Casa e bottega con Renato Pozzetto e Nino Frassica.