La spiegazione dell’etichetta ‘Diversamente italiani’ la fornisce lo stesso conduttore. Bertolini, infatti spiega: “amo l’Italia ma un po’ di sana autocritica costruttiva ogni tanto ci vorrebbe”.
Sarà dunque un programma di riflessione, secondo le modalità dell’ironia del padrone di casa, ovvero con il sorriso e una buona dose di leggerezza. “Parleremo della situazione attuale del nostro Paese in cui, al di là della politica, sembrano crescere le divisioni corporative e la logica delle ‘tribù’, incapaci di dialogare tra di loro” afferma Bertolino. Che continua: “Non voglio chiamarle caste ma è di loro che parleremo. Le chiamiamo tribù: sono i tassisti, i medici, i disoccupati, gli esodati, gli ex esodati, i finti esodati, gli extracomunitari con permesso di soggiorno dunque votanti e via dicendo. Ragionando su di loro, proveremo a ritrovare il senso di un’unione in nome di interessi comuni, sempre attraverso la chiave di lettura ironica. Grazie a Dio questo Paese non migliora, altrimenti io che faccio? In questo senso temo molto l’effetto Renzi”. Significa che ovemai il Premier attuale dovesse riuscire a mettere a posto la situazione italiana, Bertolino rischierebbe di restare disoccupato.
Non c’è solo Renzi, nell’universo politico made in Italy. C’è tra gli altri, anche Grillo. E Bertolini a proposito dice: “Non posso vantare un’amicizia con lui, anche se quando sono andato a vedere i suoi spettacoli mi ha sempre ringraziato dal palco. E’ appena partito con una tournée che diventa comizio e che, secondo me, sarà difficile da gestire perché la linea tra il comico e il politico è sempre più sottile”.
La nuova stagione di Glob si compone di dieci puntate, durante le quali Bertolino sarà affiancato da Candida Morvillo, Fabrizio Casalino (nella prima puntata proporrà la sua interpretazione del presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz), Stefano Bartezzaghi e Alice Mangione. Dal secondo sabato è prevista la presenza anche di Antonio Cornacchione, impegnato ad intervistare i passanti ‘a modo suo’. Non mancherà la tradizionale rassegna stampa con tutto quello che i giornali non hanno mai osato scrivere.
Il direttore di Rai 3 Andrea Vianello afferma: “il marchio ‘Glob’ è radicato a Raitre ormai da dieci anni e, ogni volta, Bertolino e i suoi autori sono capaci di rigenerarsi, analizzando con ironia tutte le modalità della comunicazione. Diciamo che Bertolino è un ‘diversamente conduttore’, nel senso che non è un comico ma ci fa ridere. Il programma parte in periodo di par condicio ma Enrico è bravo a districarsi e, comunque, il sorriso è apolitico”.
Interviene il dirigente di Raitre Loris Mazzetti che svela: “Qualche direttore generale fa mise da parte ‘Glob’. Io gli dissi: “Non importa, noi c’eravamo prima che lei arrivasse e ci saremo quando lei se ne andrà. I fatti mi hanno dato ragione”.