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Il musical è diretto da Rob Roth ed uno spettacolo degno dei migliori successi di Broadway. Il cast è ben selezionato, composto da cantanti e ballerini professionisti che si esibiscono nelle spettacolari coreografie di Matt West. Le scenografie di Stanley A. Meyer sono davvero da favola e i costumi di Ann Hould-Ward, già vincitrice di un Tony Award per il suo precedente lavoro in Disney’s Beauty and the Beast, sono creati con cura e ricercati nei minimi dettagli per esaltare la bellezza e il realismo di ogni personaggio. Tutto ciò contribuisce a rendere straordinariamente concreta e stupefacente la favola animata della Disney famosa ormai dal 1991. Il film d’animazione della Disney narra dell’incontro tra Belle, una giovane fanciulla di campagna molto bella, semplice, di buon cuore e amante della lettura, e un principe trasformato in bestia per effetto dell’incantesimo di una strega. Il principe, insieme alla sua corte, potrà riprendere le sembianze umane solo se imparerà ad amare e sarà ricambiato dalla persona amata, ma se ciò non dovesse avvenire entro il compimento del suo 21° anno egli sarà condannato a restare una bestia per l’eternità.
La favola primigenia ha origini molto più antiche e fonti e forme diverse. L’idea sostanziale era già presente nei racconti di Apuleio. Dal ‘500 al ‘700 sono diverse versioni letterarie di autori italiani e francesi recuperano il tema dell’amore impossibile e della metamorfosi che esso consente. Ma la storia, nella sua trasposizione più conosciuta, quella da cui il film d’animazione della Disney ha preso ispirazione, la scrisse Jeanne-Marie Leprince de Beaumont nel 1756, abbreviando un racconto di Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve risalente a qualche anno prima.
Tuttavia, al di là dei trascorsi letterari della novella, ciò che evidentemente colpisce il pubblico sono i temi che la storia propone, come la dannazione eterna e la possibilità di redenzione attraverso il vero amore, l’amore immortale che supera ogni ostacolo, umano o soprannaturale che sia, e la possibilità di affrontare e vincere la paura dell’ignoto. Questi temi hanno ispirato le numerose versioni del racconto de La Bella e la Bestia sia cinematografiche, la più recente risale a febbraio di quest’anno, che televisive, di cui due trasposizioni sono molto famose, una risalente agli anni ’80 e un’altra assai più recente di cui i primi episodi della seconda serie sono attualmente in onda su Rai 2. Nonostante le evidenti differenze formali la storia nella sua sostanza resta sempre la stessa e a ben vedere è la stessa che ha affascinato una larghissima fascia di pubblico giovanile nella famosissima saga di Twilight e in tutte le produzioni di favole noir per cinema e televisione che ne sono seguite.