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NOVE trasmette questa sera, 23 aprile 2021, la settima puntata della nona edizione di Fratelli di Crozza. A partire dalle 21.25 Maurizio Crozza racconta gli avvenimenti politici e di cronaca della settimana appena trascorsa attraverso monologhi, parodie e imitazioni dei personaggi del momento.
Durante la puntata di venerdì 16 aprile il comico genovese ha proposto, oltre alle maschere di Matteo Salvini e del Generale Figliuolo, anche una nuova parodia inedita: l’imitazione di un improbabile Miguel Bosè alle prese con un’intervista per la tv spagnola. Poi, non sono mancate le ormai iconiche parodie dei presidenti di Regione Vincenzo De Luca e Luca Zaia.
Infine, per concludere la puntata, Crozza ha nuovamente imitato l’imprenditore Flavio Briatore, sempre più “social” e presente come opinionista im molti programmi della tv nazionale.
Vi ricordiamo che potete seguire la quinta puntata di Fratelli di Crozza in diretta streaming sul sito discovery+; dove saranno caricate anche le singole imitazioni estrapolate da ogni puntata dell’edizione.
Fratelli di Crozza 23 aprile, la diretta
In seguito all’annuncio e successiva cancellazione del progetto SuperLega, la prima imitazione è quella dell’allenatore Josè Mourinho. “Per me il calcio non è la Superlega. Quando girano troppi soldi nel calcio si spegne il sogno del bambino, che gioca con il pallone bucato.”. Così afferma Crozza-Mourinho, poco prima di iniziare un elenco dei guadagni milionari ottenuti in anni di carriera. “Capisci perchè ho la passione per questo gioco?” continua. “La superlega ha avuto lo stesso successo di Italia Viva” afferma Crozza nel monologo seguente.
Rimanendo in tema calcistico, segue l’imitazione di Andrea Agnelli, recentemente coinvolto, come tanti altri dirigenti di società calcistiche, nel ciclone SuperLega. Crozza-Agnelli è confuso, farfuglia frasi senza senso e dice numerose bugie. “Non è possibile che io stia mentendo, per noi preti mentire è peccato mortale” dice Crozza-Agnelli poco prima che Andrea Zalone gli ricordi che lui non è di certo un sacerdote.
Fratelli di Crozza 23 aprile, la parodia di Beppe Grillo
L’imitazione successiva è particolarmente elaborata. Crozza a re-immaginato il video in cui Beppe Grillo ha tentato di difendere suo figlio, indagato per stupro, urlando “arrestate me al posto suo”. E arrivando a offendere la presunta giovane vittima. Crozza ha inventato una premiazione simil-oscar; in cui Crozza-Grillo vince il premio per la “miglior pisc***a fuori dal vaso”. Tra gli altri candidati al premio immaginario c’è Alberto Zangrillo, per la dichiarazione rilasciata nel 2020 in cui affermò che “il Covid è clinicamente morto”.
La puntata prosegue con un monologo che ha per protagonisti Matteo Salvini e Mario Draghi. Crozza parla delle riaperture previste per il prossimo periodo, e delle possibili riaperture estive di locali e ristoranti. “Gli esperti dicono di non riaprire, Salvini vorrebbe aprire tutto. Non so, di chi voi vi fidereste? Di un laureato in medicina, o di un laureato in taleggio?” scherza Crozza.
Crozza propone allora un’imitazione del premier Mario Draghi. In dichiarazioni recentissime, il vero Mario Draghi si è dichiarato confuso dalle richieste di Salvini e della maggioranza. “Fatico a capire” ripete più volte Crozza-Draghi. “Salvini non è quello che mangiava gamberoni e nutella tutto in una ciotola? E non è della maggioranza? E cosa vuole?” continua Crozza-Salvini.
L’imitazione di Luca Zaia
La puntata prosegue con l’imitazione del collaudatissimo personaggio Crozza-Zaia. Come di consueto, la parodia è basata sulle recenti conferenze stampa del presidente della Regione veneto Luca Zaia. Crozza-Zaia parla in dialetto Veneto piuttosto che in italiano, si riferisce ai suoi amici “Rigolin, Mirko, Toldego e Boadin“, citati in ogni parodia in contesti sempre più improbabili. E con i quali parla durante la conferenza stampa, dato che si trovano tutti fuori dall’inquadratura. Crozza Zaia parla di aventi diritto ai vaccini e categorie fragili. “Pensate che in Veneto abbiamo solo 104 disabili… ah no? Ci sono 104 leggi sui disabili… vabbè” dichiara Crozza-Zaia.
“Io scherzo su Zaia, ma intanto il Veneto è in testa alle regioni per numero di vaccini somministrati. Ultima, invece, la Calabria” commenta Crozza mentre introduce la parodia successiva: quella del Presidente della Regione Calabria Antonino Spirlì.
Il vero Antonino Spirlì si è paragonato, nel corso dell’ultimo Consiglio Regionale in Calabria, a Gesù. “Mi sento come quel giovane di 2000 anni fa che si trovò a parlare con i sapienti nel tempio” ha dichiarato il vero Spirlì. Così, Crozza-Spirlì parla con tono altisonante: “Vengo dal teatro, posso dire che vengo dal teatro?” dice Crozza-Spirlì. “A me volete chiedere la situazione della sanità in Calabria? A VOI! Loro, LoroVOI! la Dobbiamo… dovete…devono chiedere. Lo vede come punto il dito con fare espressivo? Lo vede? Ci metto più dito?” farnetica Crozza Spirlì parlando con Andrea Zalone.
Il ritorno di Mattia Binotto
“Come mai l’uomo riesce a far volare un drone su Marte, ma non una radiolina a Imola durante il gran premio di Formula 1?” si chiede Crozza nel monologo che segue. Torna quindi la parodia di Mattia Binotto, Ingegnere della scuderia Ferrari. “Eh avevamo contro Saturno, lo aveva detto il nostro astrologo di scuderia. Stiam cercando di capire. Abbiamo il gancetto del cofano difettoso, è un punto debole, ci stiam lavorando. Anche le rotelline dietro della stabilità han bisogno di una aggiustatina” commenta Crozza-Binotto.
“Ci siamo rammaricati su un sacco di cosa, siam forti in quello. A un certo punto per esempio noi sentivamo Leclerc, ma lui sentiva la pubblicità dell’Esselunga. Abbiamo provato coi bicchieri collegati con lo spago e coi piccioni viaggiatori. Ma i piccioni erano più veloci della Ferrari, non ha funzionato.” continua Crozza-Binotto.
Si tratta dell’ultima parodia della puntata.