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Mercoledì 7 agosto, su Rai 3, è in onda una nuova puntata di Newsroom. La trasmissione di inchieste, novità dei palinsesti estivi della terza rete della TV di Stato, è visibile dalle 21:20.
Newsroom 7 agosto, la guerra invisibile del Congo
Al timone di Newsroom, esperimento che prosegue oggi, mercoledì 7 agosto, torna Monica Maggioni. La giornalista è divenuta uno dei volti di punta dell’informazione di Rai 3, essendo la padrona di casa anche di In mezz’ora, trasmissione confermata anche per la prossima stagione televisiva.
Nella puntata di Newsroom del 7 agosto, fruibile in streaming ed on demand sul sito di Rai Play, è protagonista il Congo. Lo Stato, posto nell’Africa centrale, è teatro, da oramai oltre trent’anni, della cosiddetta guerra invisibile. La zona è ricca di risorse, che sono contese da alcune delle principali potenze economiche e politiche mondiali.
Il tesoro minerario e lo sfruttamento minorile
Come racconta l’appuntamento odierno di Newsroom, dal Congo proviene il 70% del cobalto di tutto il pianeta. Come se non bastasse, lo Stato è in possesso dei minerali necessari per la realizzazione dei dispositivi elettronici che si utilizzano tutti i giorni.
Tale abbondanza di risorse non ha portato ad alcun beneficio per la popolazione locale del Congo. Il tesoro minerario è stimato in 24 trilioni di dollari ed è governato da gruppi armati. A peggiorare ulteriormente la vicenda vi è la piaga dello sfruttamento minorile. Sono moltissimi i bambini che sono costretti a lavorare all’interno delle cave, in condizioni di assoluta schiavitù.
A quantificare meglio tale fenomeno vi sono i dati diffusi dall’Unicef. Il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, nel 2014, ha individuato la presenza di almeno 40 mila minori impiegati nelle cave. Molti di questi lavorano dodici ore al giorno per una paga di uno o due euro ed hanno un’età compresa fra i 7 e i 16 anni.
Newsroom 7 agosto, gli ascolti del programma
Con la puntata in onda oggi, dunque, si avvia alla conclusione la prima edizione di Newsroom. Escludendo lo speciale di sette giorni fa, in onda in diretta e dedicato interamente alle tensioni presenti in Medio Oriente, le inchieste del programma hanno convinto una media di circa 700 mila telespettatori, per una share di poco superiore al 5%.
Un dato, questo, decisamente molto positivo, soprattutto se si considera che i vari reportage, prima di essere trasmessi in televisione, erano stati già resi disponibili in streaming tramite l’applicazione Rai Play. Alla luce di una media Auditel di questo tipo, è lecito immaginare che la TV di Stato possa riproporre il format per una seconda edizione.