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Giovedì 14 novembre, dalle 12:00, si è svolta la conferenza stampa di presentazione di Libera. La fiction è composta da quattro puntate e prende il via, su Rai 1, nel prime time di martedì 19 novembre. All’incontro con la stampa presenzia, in primis, il regista Gianluca Mazzella. Attesi gli interventi degli attori protagonisti, a partire da Lunetta Savino, che interpreta Libera, una giudice di Trieste che cerca la verità in merito alla morte della figlia. Nel cast anche Matteo Martari e Gioele Dix.
Libera conferenza stampa, le prime dichiarazioni
Prende il via la conferenza stampa di Libera. Esordisce il regista Gianluca Mazzella: “Ho accettato di lavorare al progetto in primis per la storia, che mischia molti generi diversi. Inoltre, mi hanno convinto Lunetta Savino, che considero un’attrice straordinaria, e la città di Trieste, che conoscevo solo come turista ma che mi ha sempre affascinato“.
Lunetta Savino: “Marina Battaglia e Teresa sono personaggi diversi. La prima si muove con molta spregiudicatezza, la seconda ha un carattere e una storia differenti. Per me, la novità assoluta come attrice è il miscuglio di generi già citato da Mazzella. C’è la tensione drammatica, la suspence del giallo e l’azione, che per me è un aspetto del tutto nuovo“.
L’incontro procede con Matteo Martari, che nella serie Libera interpreta Pietro: “Il mio personaggio ha un approccio scoordinato alla vita, si permette di mettere tutte le sue energie anche in attività che vanno oltre la legge. Sarà curioso vedere la relazione fra lui e la giudice Libera“. Gioele Dix aggiunge: “Io sono il magistrato Ettore, un uomo complicato, solare ma dal passato buio. La serie ha un grande equilibrio”.
Le parole degli sceneggiatori
La conferenza stampa di Libera va avanti con le dichiarazioni degli sceneggiatori. Essi ammettono: “Sapevamo sin da subito che la protagonista sarebbe stata Lunetta Savino e questo ci ha permesso di variare molto, alternando parti istituzioni tipiche dei giudizi ad altre ironiche“.
Si prosegue con gli altri attori del cast. Claudio Bigaglia: “Sono l’ex marito di Libera, con la quale condivido il dolore della perdita della figlia. In apparenza è un personaggio serio, ma in realtà anche lui ha dei momenti molto comici, soprattutto legati alla sua vita privata”. Monica Dugo: “Sono Isabella, la sorella di Libera. Rappresento la parte leggera della serie. La comicità è realistica e mai forzata, spero di trasmettere a tutti il senso di famiglia”. Daisy Pieropan: “Sono Clara, la nipote di Libera. Relazionarmi con un’attrice come Lunetta Savino è stata un’esperienza assolutamente positiva“.
Anouk Andaloro di Rai Fiction, durante la conferenza stampa di Libera, aggiunge: “Credo sia necessario lavorare su più target, questa era una storia che ci permetteva di andare più a fondo, grazie ad un mix di generi e di personaggi vincente. La serie ci permette di approfondire i rapporti fra generazioni, oltre che l’aspetto sentimentale in tarda età”.
Il produttore Matteo Levi: “La scelta di ambientare a Trieste la serie è arrivata perché rappresenta il confine ed il dualismo. Credevo fosse necessario dare a Lunetta Savino il ruolo di protagonista di una serie, distaccandosi però dalla Puglia e da ciò che Savino aveva già fatto in passato”.
Libera conferenza stampa, le domande dei giornalisti
Nella conferenza stampa di Libera iniziano le domande dei giornalisti. Lunetta Savino interrogata sui femminicidi: “Libera non parla di questo, è un tema complesso che mi angoscia ed onestamente non ho voglia di parlarne in questo contesto“. Gioele Dix sulla tensioni fra magistratura e politica: “Libera è coinvolta in una vicenda nera e potrebbe avere la voglia di vendicarsi. Nella fiction abbiamo raccontato magistrati con integrità morale, consapevoli delle loro responsabilità. Al tempo stesso, però, raccontiamo anche le tensioni e le gelosie presenti dentro quell’ambiente. I magistrati d’altronde non sono alieni, ma persone che potrebbero subire pressioni“.
Ancora Lunetta Savino su Trieste: “Amo molto questa città, adoro l’atmosfera e le persone. Il fatto che sia Libera che Rosa siano girate qui è pura casualità. Io mi auguro ci possa essere un seguito della serie, ma ovviamente non dipende da me. Intanto vediamo come va la prima stagione, Il mio è un personaggio sfaccettato, che ama il suo lavoro. Mi fa pensare ad una sorta di Ulisse in gonnella, affronta tutti i giorni sfide difficili e poi torna a casa, dove ad aspettarla c’è la sorella e la nipote“. Termina qui l’incontro.