A causa delle critiche ricevute, sindaco di Manfredonia compreso, lo spot è stato al centro dell’attenzione mediatica per alcuni giorni. Anche perché, nel realizzarlo, Lino Banfi è ricorso al personaggio che più di tutti lo ha portato nelle case degli italiani: il nonno. Grazie al ruolo che ricopre da dieci stagioni nella fiction di Rai 1 Un medico in famiglia infatti, ora ottantenne, Banfi è divenuto una sorta di nonno d’Italia, ormai identificato in Libero Martini.
Così, quando lo spot compare in tv, sembra di essere in casa Martini. Seduto a tavola, da vero capofamiglia, l’attore si lamenta delle tante bollette ricevute: lo fa nel suo consono stile, con l’accento pugliese e la battuta pronta. Il tavolo è sommersso di fatture, motivo per cui Banfi esige che, tra i tanti, venga fondato pure un movimento “no bollett”.
Quando gli si avvicina il nipotino, portandogli un’altra bolletta, l’attore si mostra ancora più irritato, ma sempre in maniera giocosa. Accorgendosi però che si tratta di Energas, dice che è l’unica che paga volentieri, perché il dettaglio dei consumi è chiaro e la cifra non è cara. Inoltre, specifica che quella di Energas è energia pulita, oltre che conveniente Vi è poi un secondo spot che ricalca le stesse linee del precedente, con la differenza chè stavolta il nonno entra in casa mentre il nipote sta facendo i compiti.
Lino Banfi è il testimonial ideale per una simile campagna pubblicitaria, rivolta alle famiglie: il suo volto, a cui il grande pubblico è affezionato, costituisce una garanzia di affidabilità per i telespettatori. L’attore è un personaggio rassicurante, noto per tenere compagnia agli italiani da decenni: in particolare, grazie ai ruoli comici, è associato a un divertimento leggero. Anche nonno Libero rientra in questo schema, con l’attenzione che rivolge ai nipoti, al figlio, a chiunque varchi la soglia della villetta alla periferia di Roma. Allo stesso tempo, proprio perché il protagonista è Banfi, questi stessi motivi che lo rendono il testimonial ideale, sono alla base delle proteste che lo hanno coinvolto.
Vedere il nonno televisivo, a cui si vuole bene, sponsorizzare un’azienda di cui si contesta l’operato, diventa una grande delusione.