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Il giornalista pone subito l’accento sulla notevolissima presenza di talk show in tv. Sitiamo per entrare in un’annata televisiva in cui non esiste serata senza un talk di approfondimento politico. E Vespa dà il suo punto di vista: “Il nostro vero concorrente sara’ la prima serata che dura tantissimo”.
Si riferisce in particolare al martedì dove c’è lo scontro tra ‘Ballaro” e ‘diMartedì’ (quest’ultimo dovrebbe arrivare fino a mezzanotte) e al mercoledì quando ‘Chi l’ha visto‘ si dilunga a sua volta fino a tardi.
Vespa puntualizza: “Ma bisogna considerare anche le altre, cioè i canali digitali terrestri per i quali la seconda serata e’ il vero terreno di battaglia perchè non hanno i soldi per la prima serata. Tutto questo rende “il 13% di share che noi facciamo oggi pari al 26% di cinque anni fa”.
Consapevole dell’importanza della concorrenza, sottolinea con soddisfazionme: “l’anno scorso su 30 confronti con il nostro diretto competitor ne abbiamo vinti 28” e con un programma, altro motivo di orgoglio, che “costa quanto costava nel 2000”.
{module Google richiamo interno} Il giornalista continua: “sono consapevole che, con tutti i talk politici, il rischio di saturazione del pubblico e’ più che concreto. La gente potrebbe stancarsi e mandarci tutti a casa? Non lo so. E’ vero che in nessun Paese ci sono cosi tanti programmi ma la selezione la fa il pubblico e l’informazione, come la democrazia, non e’ mai troppa”.
Il punto di forza di Porta a porta, a suo parere, è il prestigio degli ospiti. A tal proposito dice: “Le persone di serie A, quelle che contano moltissimo, sono 6-7, sono poche e si sanno amministrare bene, cercano di venire solo quando hanno qualcosa da dire. La nostra aspirazione e’ averli al momento giusto”.
Domani, per esempio, per Renzi e’ il momento giusto, commenta. E continua: “per il Premier sembra che sia sempre il momento giusto, perchè ogni giorno ne succede una”.
E, parlando di ospiti ‘doc’, Vespa non può non ricordare la puntata dello scorso maggio con Beppe Grillo: “E’ stata un miracolo. Io mi aspettavo un’intervista composta come quelle che aveva rilasciato a Sky o a Mentana. Fino alla sera prima ci eravamo dati del lei al telefono. Poi quando e’ arrivato nella sede Rai di via Teulada abbiamo cominciato a darci del tu e questo, sicuramente, favorisce la comunicazione e crea un clima distensivo”.
Naturalmente anche ‘Porta a porta’ è legato strettamente al web e ai social network con 83.000 fan su Facebook e 60.000 su Twitter.
Infine, una puntualizzazione su ‘Petrolio’, il programma di Duilio Giammaria che, andando in onda il lunedì ha tolto a Porta a porta dieci serate del lunedì.
“Il direttore di Raiuno ha deciso di fare questa sperimentazione. Se dovessimo fare ascolti bassi, una serata in meno sara’ un vantaggio” afferma il giornalista con una vena appena accennata di polemica.
Ma il direttore di Rai1 Giancarlo Leone, spiega: “Non e’ stata una riduzione di ‘Porta a porta’, che e’ un punto di riferimento fondamentale di Raiuno, della Rai e della nostra informazione, ma un modo per sperimentare”.