Prodotta dalla Lucisano, la serie ha la regia di Carmine Elia. La storia raccontata si muove sempre nel filone dell’epica lotta tra il bene e il male. É basata sul profondo senso del doveredi un gruppo di militari della Guardia di Finanza che si alternano tra la propria professione e la vita privata.
“Il sistema” porta all’attenzione del pubblico l’universo della Guardia di Finanza, di solito poco considerato nel panorama televisivo italiano, dove regnano soprattutto poliziotti, preti e commissari. Il protagonista è il maggiore Alessandro Luce (Claudio Gioè, già visto anche ne ‘Il XIII apostolo‘ e ‘Sotto copertura‘). Partendo dalle prime indagini sulla morte del fratello, il maggiore della Guardia di Finanza scoprirà l’esistenza di un malefico sistema di criminalità organizzata che ha letteralmente coinvolto tutti i settori della città di Roma e si è esteso addirittura oltre confine. {module Pubblicità dentro articolo}
Dunque la capitale è al centro dell’attenzione in un continuo alternarsi di traffici illeciti tra i politici, la criminalità e una parte di quella che apparentemente sembra la buona società romana. Il traffico che viene scoperto dal maggiore Luce si basa soprattutto su spaccio di droga, riciclaggio di denaro sporco in enormi quantità. Ma viene toccato anche il mondo di prestito a usura e di traffici di merce contraffatta. Alla base di questo sistema di delinquenza organizzata c’è la ndrangheta calabrese che ha trovato nell’ambiente di Roma le persone “giuste” per investire i propri soldi sporchi provenienti soprattutto dal narcotraffico.
A capo della banda c’è un avvocato conosciuto per essere un grande appassionato di arte ed anche collezionista. Accanto a lui con pari poteri decisionali, c’è un ex terrorista. I due sono pronti a tutto per fermare chi si mette contro di loro e vuole ostacolarli. Ma non sempre le loro azioni vanno nel verso giusto, infatti accade che uno degli industriali taglieggiati decide di porre fine alla propria esistenza. È stata la disperazione a spingerlo all’estremo gesto. Ma non si tratta di un industriale qualsiasi: è il fratello di Alessandro Luce il Maggiore della Guardia di Finanza di Roma. Sembra uno dei tanti casi che avvengono e che sono registrati dalla cronaca dei vari telegiornali. Il maggiore Luce però, pensa subito che dietro il suicidio del fratello non ci sia una crisi personale ma molto di più. Infatti sa che l’azienda del fratello era in crisi e che l’uomo si era spinto a chiedere denaro agli strozzini. Il militare inizia così una serie di indagini pericolose che lo portano a scoprire fino in fondo tutto “Il sistema” che si cela negli ambienti bene della capitale. Per fare ciò, deve infiltrarsi. Cambia dunque personalità e si trasforma in un manager con pochi scrupoli e disposto a tutto. Si presenta così alla banda affermando di essere pronto a fare qualsiasi tipo di lavoro sporco. {module Pubblicità dentro articolo}
Nel corso di un’indagine estremamente pericolosa, Alessandro conosce Daria (Gabriella Pession) la contabile della banda, una donna dall’intelligenza raffinata capace come nessuna di riciclare il denaro sporco in imprese del tutto legali. In questo gioco degli equivoci il maggiore Luce cerca di farsi conoscere per quello che non è, fino a quando una serie di imprevisti ne mette in pericolo la vita. A questo punto, essendo anche innamorato di Daria non gli resta che giocare a carte scoperte, fino a quando però non intervengono altri eventi che cambiano completamente l’aspetto delle sue indagini. Insomma ci sarà un colpo di scena finale.