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Nel cast Adriano Giannini che interpreta Boris Giuliano. Nel ruolo della moglie e troviamo Nicole Grimaudo. Bruno Contrada è interpretato da Antonio Gerardi. Nel cast ci sono ancora Enrico Lo Verso, Nicola Rignanese, Francesco Montanari, Fabrizio Bracconeri, Manlio Dovì, Pietro Delle Piane, Ettore Bassi e Dino Giarrusso. Recitano anche Tony Sperandeo nel ruolo di Tano Badalamenti, Francesco Benigno che interpreta Leoluca Bagarella. Alfonso Lo Bianco è invece Totò Riina. La regia è di Ricky Tognazzi che ha partecipato anche alla sceneggiatura. Produce la Oceans Production per Rai Fiction.
La miniserie come dicevamo racconta la lotta contro la mafia di Boris Giuliano, siciliano classe 1930, trucidato a Palermo a soli 49 anni nel 1979. La sceneggiatura mette in evidenza come il funzionario di polizia abbia avuto una straordinaria capacità investigativa grazie alla quale negli anni 60 e 70 è riuscito a svecchiare il sistema di indagine della Mobile di Palermo. La sua grande intuizione lo ha messo sulle tracce delle attività criminali di Cosa Nostra. E sono stati proprio i suoi risultati positivi a formare le basi per la successiva istruttoria fatta da Falcone – Borsellino grazie alla quale si è giunti al maxiprocesso del 1986.{module Pubblicità dentro articolo}
Giorgio Boris Giuliano era un avvocato: e la fiction partirà proprio da questi primi passi da lui compiuti per raggiungere l’obiettivo di affermarsi nella carriera dell’imprenditoria internazionale. Ma era un uomo di grandissima drittura morale e aveva capito che in quell’ambiente c’erano troppi compromessi da accettare. Perciò da Milano era tornato in Sicilia dove era stato assegnato alla Mobile di Palermo. Basta poco perché la città siciliana sia bagnata dal sangue delle stragi di mafia che si susseguono una dopo l’altra. Il poliziotto intuisce subito che la situazione sta precipitando e la mafia si sta impadronendo di ogni linfa vitale del potere politico, economico e sociale. Giuliano è il primo a comprendere chiaramente lo stretto legame che c’era tra crimine e politica. E infatti proprio in quegli anni era sparito misteriosamente il giornalista Mauro De Mauro.
De Mauro era sparito nel 1970 e mai più ritrovato. L’ipotesi più probabile era che la mafia lo avesse tolto di mezzo per i dubbi da lui insinuati sulla morte di Enrico Mattei, che non sarebbe stata provocata da un incidente ma da un vero e proprio omicidio. {module Pubblicità dentro articolo}
Ricky Tognazzi, il regista, ha già in passato diretto molte fiction ispirate al tema della criminalità. Tra queste “Il caso Enzo Tortora” e “L’assalto”.