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Safiria Leccese presenta gli argomenti di questa sera. La conduttrice annuncia che ci saranno dei collegamenti con il Belgio per quanto sta accadendo in questi minuti, una rapina nel nord della Francia, a Roubaix, in cui sarebbero state utilizzate armi militari. Non ci sarebbero legami con il terrorismo.
Gli ospiti di questa puntata sono: Alessandro Cecchi Paone, Paolo Brosio, Don Davide Banzato, Silvana Giacobini e Massimo Polidoro.
Si comincia parlando della linea degli angeli, un sentiero che avrebbe percorso San Michele, dall’Irlanda all’Israele. Su di essa ci sono sette santuari, collegati da un’immaginaria linea retta. Secondo alcuni tale figura rappresenterebbe il colpo assestato dall’Arcangelo con cui sconfisse il Demonio.
Tra i santuari ce n’è uno anche a Mont Saint Michel, in Normandia. In Italia ce ne sono due, uno in Piemonte, la Sagra di San Michele, un altro nel Gargano.
Le telecamere della trasmissione sono andate a Mont Saint Michel, in Francia, per visitare il santuario dedicato all’Arcangelo. Tre milioni in media i pellegrini che vengono ogni anno per pregare il Santo.
L’inviata Alessandra Borgia stasera è in Piemonte, dove c’è la Sagra di San Michele, un altro santuario che compone la linea di cui si sta parlando. È equidistante da Mont Saint Michel e dal Santuario di San Michele in Puglia, dai quali è lontano 1000 km.
Convinto di essere stato salvato da un angelo custode è Niccolò Porcella, un giovane surfista che vive alle Hawaii. Lì, durante i suoi allenamenti, è stato travolto da un’onda alta dieci metri ed è riuscito a sopravvivere all’incidente.
“Credo di avere sempre due angeli custodi con me, il mio amico Ludo, morto l’anno scorso, e mio nonno. Mi tengono d’occhio e mi aiutano nelle situazioni più importanti“, dice. Il ragazzo sostiene di essere cambiato molto nell’animo dopo quest’esperienza.
Un altro caso è quello di Gianluca Sciortino, in studio con i genitori. A 10 anni, mentre era a scuola, svenne e cadde in un coma profondo. Le speranze erano flebili, poichè i medici avevano detto alla famiglia che anche in caso di risveglio avrebbe vissuto in uno stato vegetativo.
I suoi cari non si arresero e gli fecero ascoltare tramite un registratore le voci degli amici e la sua musica preferita, sulle cui note si svegliò. Tutto, stando a quanto detto da lui, gli fu preannunciato da “un angelo custode” durante il coma. Una testimonianza emozionante.
C’è in studio Salvo Valenti, un uomo che dice di ricevere messaggi dall’Arcangelo Michele. Dalle sue parole, San Michele gli avrebbe rivelato che il Papa avrebbe sconfitto con le sue azioni il maligno.
Dopo essere stato ospite nella scorsa edizione, ritorna Craig Warwick, il sensitivo che afferma di parlare con gli angeli. Subito si rivolge ad alcuni membri del pubblico, descrivendo loro le presenze angeliche che li circonderebbero e rivelando i messaggi che manderebbero.
Gli ospiti in studio commentano quanto fatto da Warwick. Brosio non apprezza e teme che così si possa creare uno spettacolo intorno a tematiche delicate, rischiando di prendere in giro le persone: “Qui stiamo facendo un’esibizione da circo sulla buona fede della gente!“, esclama. Silvana Giacobini invita a rispettare tutti coloro che credono all’attività di personaggi come il sensitivo britannico e per questo entra in contrasto con il giornalista.
Cecchi Paone è d’accordo con il collega e lo abbraccia. Una scena che la stessa Leccese, sorridendo, definisce “storica“, poiché i due sono su posizioni opposte e spesso discutono animatamente.
Si cambia argomento, affrontando il problema della sicurezza del Papa. I servizi segreti francesi hanno lanciato un allarme in merito al viaggio che tra poche ore il Pontefice intraprenderà per il Kenya. Sembra che il Santo Padre sia sereno e infonda tranquillità ai suoi collaboratori.
In merito all’incolumità del Papa, si ritorna a parlare del terzo segreto di Fatima. Una parte sarebbe stata svelata ed è quella che preannunciava disgrazie relative ad un Pontefice, riconducibili con l’attentato del 1981 a Giovanni Paolo II. Un’altra parte non sarebbe stata divulgata e conterrebbe profezie apocalittiche. Si rilancia, con toni molto allarmistici, la possibilità che Papa Francesco possa essere la possibile vittima indicata dal misterioso testo.
La Chiesa ha affermato che il contenuto del sgreto può essere interpretato in maniera simbolica ed associabile a quanto accaduto anni fa a Wojtyla, ma Benedetto XVI nel 2010 ha affermato che la profezia non è ancora esaurita del tutto. Secondo Cecchi Paone chi rilancia queste prospettive negative è un nemico del Papa, che vuole il suo male. Focus su Suor Lucia, l’unica tra i tre pastorelli a cui la Madonna apparve nel 1917 ad avere una vita lunga.
A proposito di profezie, si parla di rivelazioni mariane che preannuncerebbero la distruzione di Roma e del Vaticano. Nella fattispecie, questo sarebbe stato comunicato dalla Vergine ad un uomo di Anguera, in Brasile. Stando ai suoi messaggi, il giorno dell’Apocalisse potrebbe essere il 23 marzo 2016. Quanto affermato si ricollegherebbe anche ad uno dei messaggi comunicati ai veggenti di Medjugorje dalla Madonna. E per finire, spazio anche alle quartine di Nostradamus. In una di esse annuncia che “la grande guerra inizierà in Francia e l’Europa soffrirà. Poi verrà la pace, ma pochi potranno goderne“.
I fatti fanno spaventare ed anche il servizio, con musiche inquietanti e montaggio serrato, non aiuta. Scelta evitabile dato anche il clima di preoccupazione diffuso per la paura di attentati jihadisti. Giusto informare, ma in questo modo si rischia di alimentare la psicosi, già ad alti livelli, sul problema terrorismo.
Momento intervista: arriva Orietta Berti. La cantante è stata sempre molto religiosa, educata al cattolicesimo dai suoi genitori. “Recito sempre l’Ave Maria prima di uno spettacolo“, svela. Non a caso, è andata spesso a Lourdes e a Fatima. Nei primi anni del suo matrimonio, andò al santuario portoghese per pregare la Madonna perché l’aiutasse a diventare madre.
Di recente ha effettuato la camminata di San Pio, un’esperienza che l’ha molto emozionata, data la forte devozione al frate di Pietrelcina. “Credo agli angeli custodi: sono i miei genitori“, dice. Poi, in conclusine, rivela: “Da quando avevo 18 anni dormo due ore a notte, in casa faccio tante cose: leggo, studio le canzoni, ricamo“.
L’attenzione si concentra di nuovo su Papa Francesco. Nel suo recente viaggio a Philadelphia, a settembre, ha baciato sulla fronte una bambina, di appena un anno, apparentemente condannata da un tumore al cervello. Dal bacio di quel giorno, la bimba, stando alle parole della mamma, ha cominciato a star meglio. Anche gli esami clinici hanno confermato i progressi, con una regressione progressiva del tumore. La bambina sta guarendo e per i genitori è un miracolo.
Spazio all’attualità. La questione dell’incolumità del Santo Padre è al centro del dibattito. San Pietro è davvero al sicuro? I controlli si sono intensificati, anche in vista dell’imminente Giubileo, che prenderà il via l’8 dicembre. Per affrontare l’argomento in studio ci sono anche Luigi Amicone, direttore di “Tempi”, l’avvocatessa Ebla Ahmed e Saif Abouabid dei Giovani Musulmani, qualche giorno fa cacciato dallo studio di Quinta Colonna in malo modo dal conduttore Paolo Del Debbio.
Si analizza la questione già in parte affrontato la scorsa settimana: è in corso una guerra di religione? Cecchi Paone dice di no, dello stesso parere Abouabid. Il comportamento dei militanti dell’Isis, secondo lui, rovina quanto di buono in realtà afferma la religione musulmana. “Abbiamo gli stessi valori dei cristiani e degli ebrei: l’unità, l’amore, la fratellanza“, dice il giovane islamico, che ha deciso di scrivere anche una lettera al Papa, per cui prova sincera ammirazione.
“Il sangue dei morti di Parigi è il nostro sangue, esistono uomini violenti e non religioni violente“, afferma la Ahmed. Il dibattito è interessante e sono molto apprezzabili le parole dei due musulmani in studio, segno che la convivenza tra due religioni e l’integrazione tra due civiltà è possibile.
Papa Francesco è nel mirino dei terroristi. A proteggerlo c’è la gendarmeria vaticana. Un servizio spiega nel dettaglio la sua attività. Negli ultimi anni ha creato due gruppi, uno anti-sabotaggio, l’altro d’intervento rapido per soccorrere il Pontefice in caso di emergenza. Gli “angeli custodi” di Papa Francesco sono 150. Insieme a loro, ci sono anche le guardie svizzere, circa un centinaio, e la polizia italiana, che in piazza San Pietro conta 150 uomini.
Finisce qui la settima puntata de La strada dei miracoli. Prossimo appuntamento martedì 1 dicembre, sempre alle 21.10, su Rete 4.