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Collegamento con San Giovanni Rotondo. La salma di Padre Pio partirà domani per Roma in occasione del Giubileo. La decisione è stata presa da Papa Francesco. Un’assoluta novità, dato che il corpo del frate santo di Pietrelcina è rimasto, dopo la sua morte, sempre in Puglia.
L’apertura è dedicata a Papa Francesco, un pontefice che con la sua semplicità è riuscito a far breccia nel cuore dei credenti. Ci si chiede: c’è un segno miracoloso nel suo cammino? A Buenos Aires, mentre era vescovo, un’ostia si è trasformata in carne. Bergoglio ha già dichiarato in passato che per lui i miracoli esistono.
Nel servizio si ripercorrono i possibili prodigi collegati al Pontefice: l’ultimo, forse, è quello legato ad una bambina americana, che il Papa ha baciato sulla fronte a Philadelphia. La piccola, malata, da quel momento, sembra che stia meglio.
La corrispondente dagli Stati Uniti si è recata a casa dei genitori della piccola per intervistarli. “L’ha baciata esattamente nel punto in cui aveva il tumore“, dice il papà. Per lei non c’erano speranze, a causa di un tumore giudicato inoperabile al cervello. “Feci un sogno: vidi in cima alle scale Papa Francesco e Santa Gianna che aspettavano la mia bambina. In quei giorni il Pontefice doveva venire a Philadelphia ed andammo lì per incontrarlo“, dice la mamma.
Dopo l’incontro con il Papa, dice la donna, il tumore è regredito. La coppia crede che il Papa abbia intercesso presso Dio per salvare da morte certa la piccola. L’argomento è delicato, giustamente la conduttrice definisce “prodigioso” l’accaduto.
Altra esclusiva, con l’intervista ai coniugi Martini. I due hanno avuto una figlia, che prima di nascere era stata benedetta dal Pontefice. Gli sposi parlarono brevemente con il Papa suggerendogli di dare lui il nome alla bimba. Bergoglio li invitò a chiamarla Maria. Safiria Leccese parla con i genitori della piccola, che oggi compie 16 mesi.
Perché Bergoglio ha scelto di chiamarsi Francesco? Lui stesso ha raccontato che al momento della sua elezione, il cardinale che gli stava accanto gli disse: “Non dimenticarti dei poveri“. E allora, il succssore di Ratzinger decise di scegliere il nome del Santo d’Assisi.
Qui comincia la storia del patrono d’Italia, protagonista del secondo blocco della trasmissione. La sua vita ricostruita tramite immagini della fiction di qualche anno fa con Raoul Bova, mentre l’inviata Alessandra Borgia è nella località umbra, nei luoghi più significativi della sua esitenza. Occasione anche per raccontare quella di Santa Chiara, che è la patrona della televisione.
La trasmissione mostra un documento inedito su nuovi miracoli di San Francesco. Si tratta di una pergamena, nelle mani di uno storico francese. Si tratta di appunti di Tommaso da Celano, biografo del Santo. Tra i prodigi, la resurrezione di un giovane, Gerlandino, schiacciato da una pressa durante la vendemmia.
Ci sono anche dettagli sulla vita personale del Santo: si vestiva con una tunica povera, quando c’era un buco sul vestito, lo rifaceva con la corteccia degli alberi o delle erbe.
Le stimmate che Francesco ricevette sono le uniche riconosciute dalla Chiesa. È il settembre del 1224 e ciò avvenne sul monte Verna, dove il religioso salì per pregare. Gli studiosi hanno parlato di quell’episodio in modo divergente. C’è l’alternanza tra le parole di una storica, che contestualizza l’accaduto, e immagini di fiction, che rendono più accattivante il servizio.
Safiria Leccese intervista la messicana Suor Graciela. Un passato di soprano per lei, poi trasformatasi in monaca francescana. Andò in vacanza in Italia, ad Assisi. In quel periodo la donna era in profonda crisi personale e voleva mollare tutto. Pregò San Francesco alla Porziuncola. Da lì è iniziato il percorso che l’ha portata ad indossare l’abito di suora. Adesso è molto attiva nel sociale e aiuta i giovani a cantare.
Alessandra Borgia mostra ai telespettatori la cella in cui visse e morì San Francesco. Sembra però esserci qualche piccolo problema nella diretta, con qualche disattenzione nello spegnimento dei microfoni della conduttrice. Anche nella prima parte la Leccese è andata in onda prima di quanto se lo aspettasse.
Poi, le telecamere vanno a Subiaco dove c’è l’unico ritratto del Santo mentre era in vita. Un bel colpo, l’argomento è stato affrontato in maniera ampia e con degli spunti interessanti.
Momento intervista ad Annalisa Minetti, che già era stata ospite al programma in passato. È accompagnata dalla mamma, Filomena. Anche l’altra figlia della donna ha lo stesso problema della cantante. Le due sorelle si sono supportate in ogni momento, con l’aiuto della mamma. Filomena è corretta dalla figlia quando dice che quella di Annalisa è una “malattia“. La Minetti preferisce chiamarla “percorso“.
Filomena Minetti racconta che, nei primi momenti della malattia della figlia, dice di aver visto accanto al suo letto Giovanni XXIII che la tranquillizzò. Il papà della cantante invece pare che vide la Vergine, che come il Pontefice lo rassicurò circa la malattia di Annalisa.
La Minetti nelle sue parole mostra tutta la sua determinazione e la sua voglia di vivere, la stessa mostrata nella sua precedente apparizione al programma. Un bel colloquio, con le due ospiti che simpaticamente battibeccano tra loro.
Annalisa Minetti è anche iscritta all’università: nei prossimi giorni sosterrà un esame di informatica. Parla del figlio, con cui ha un rapporto molto intenso. Chiusura con un brano cantato dall’intervistata.
Collegamento con Medjugorje, dove c’è Paolo Brosio che oggi ha assistito all’apparizione della Madonna ad una veggente. Oggi per il giornalista è un momento importante: sono trascorsi 6 anni esatti dall’inizio del suo periodo di conversione.
Le telecamere c’erano, seguendo attentamente il volto della donna, Mirjana, durante la sua estasi. La Madonna le avrebbe detto che i fedeli devono pregare con costanza per avere amore e pazienza. Cecchi Paone, come già esposto molte volte, è molto scettico su quanto visto. Brosio, ovviamente, la pensa in tutt’altro modo ed il dibattito, finora assente, si accende. A fermarli è solo la pubblicità.
L’approccio alla questione dei veggenti di Medjugorje è anche scientifico. In un servizio vengono mostrati gli esami cui sono stati sottoposti da medici specializzati. Il tema è già stato affrontato in un puntata di qualche tempo fa. Ad ogni modo, i test medici hanno dimostrato che i veggenti, quando dicono di vedere la Vergine, entrano in uno stato di trance. Nel filmato sono intervistati anche i medici che hanno fatto parte dell’apposita commissione che li ha esaminati.
La questione è aperta, tra studiosi che affermano che le visioni siano il frutto dell’attività del cervello e chi invece è più aperto alla possibilità di eventi straordinari. Cecchi Paone etichetta i veggenti come dei “geniali truffatori“. Brosio: “Medjugorje è la sorgente di spiritualità più importante del mondo“. Inutile dire che i due battibeccano con animosità.
In studio c’è il professor Mattalia, che ha fatto parte della commissione. Il fatto che sia gastroenterlogo suscita il riso di Cecchi Paone. Un commento irrispettoso, che giustamente Safiria Leccese fa notare al giornalista. Lui però non accetta l’appunto e le dice che deve lasciarlo libero di ridere perché non accetta che un medico che non si occupa di un’altra materia abbia potuto studiare casi del genere.
Finalmente Mattalia parla, sostenendo che ha sempre studiato questi fenomeni in modo collaterale al suo lavoro. Spiega i risultati della sua attività, aiutato da specialisti del settore. “Prima di venire a sparare a zero, bisogna documentarsi“, ammonisce il medico. Aggiunge: “Uno stato psicofisico del genere può essere ricondotto ad una situazione di estraneità dalla realtà circostante“. E continua: “Non possiamo dire che vedano effettivamente la Vergine, ma si possono escludere che ci fossero situazioni patologiche, tra cui l’assunzione di droghe. Per quello che riguarda i nostri studi, la loro non è una frode“.
Don Mazzi dice che, a prescindere da apparizioni mariane o meno, ammette che i fedeli tornati da Medjugorje hanno una carica spirituale unica e che lui stesso invidia. Anche la Giacobini non si esprime: “Le sicurezze non esistono né nell’uno e nell’altro lato“. Banzato: “Da credente, aspetto il giudizio della Chiesa“. Polidoro: “Il problema di questi studi è che non vengono mai pubblicati da una rivista scientifica di livello“.
Lo psichiatra Tonino Cantelmi cerca di dare una spiegazione su ciò che può accadere nella testa dei veggenti di Medjugorje durante le loro presunte apparizioni. Al momento della visione, si disattiva l’area del cervello dell’orientamento, per cui si perdono i contatti con l’esterno.
Si attiva l’area associativa dell’attenzione che creerebbe immagini autonome indipendenti dall’esterno. Ciò non vuol dire, secondo il medico, che tutte le esperienze siano suggestione: “Il nostro cervello è predisposto all’incontro con il trascendente“.
Ne segue un altro breve dibattito, meno acceso rispetto al primo, ma in cui gli ospiti ripetono, argomentandole, le loro posizioni sul tema. Colpo di coda di Cecchi Paone, che con ironia saluta Brosio: “Ma perché non ti fai prete?“.
Nuovo collegamento da San Giovanni Rotondo. Le spoglie di San Pio da Pietrelcina partiranno domani alla volta di Roma. L’arrivo in Capitale è previsto per le 15.00.
L’attenzione all’attualità è evidente sull’argomento che chiude la trasmissione. Le telecamere sono andate al family day a Roma, con interviste ai partecipanti alla manifestazione. La domanda che si fa è: giusto che anche i sacerdoti si sposino? In studio un ex sacerdote, Ernesto Miragoli, ora sposato con tre figli e l’ex Fra Cionfoli in collegamento.
Fra Cionfoli ha abbandonato la veste talare e dice la sua: “Non credo che far sposare i preti sia una soluzione giusta, perché la famiglia prevede impegni che toglierebbero del tempo al loro ministero“. Don Davide Banzato pensa che prima di tutto bisogna capire se si è chiamati al celibato oppure no.
C’è qualcuno che nella Chiesa è favorevole al matrimonio per i sacerdoti: è il sacerdote romano Giovanni Cereti, che ha chiesto al Papa di riammettere al ministero coloro che sono stati costretti ad abbandonare l’abito talare dopo essersi sposati. “Sarebbe il superamento di una legge ecclesiastica e non di un diritto divino“, afferma. E anche i suoi parrocchiani dimostrano, almeno quelli intervistati, di essere d’accordo con lui.
Cecchi Paone è favorevole, citando anche la sua personale esperienza: il giornalista infatti da giovane fu fidanzato con una svedese, che poi ricevette la vocazione ed ora è un pastore luterano.
Ernesto Miragoli si innamorò di una donna mentre era sacerdote. Dopo un periodo di riflessione decise di lasciare il ministero. “Auspico che il Papa non escluda dalla sua agenda il discorso del celibato facoltativo“. Don Mazzi: “Il celibato o meno non risolve del tutto il problema dei preti, ma una grande parte sì. La crisi attuale dei sacerdoti è molto più profonda oggi“.
Un argomento di attualità che si rivela ricco di spunti di riflessione: proprio per questo era meglio collocarlo in scaletta prima e non a conclusione del programma.
Termina qui La strada dei miracoli. Prossimo appuntamento martedì 9 febbraio, sempre su Rete 4, alle 21:10.