La prima trilogia fu trasmessa nell’ottobre 2012 da Sky Cinema e spiazzò i media nostrani per i contenuti. In questa nuova serie, composta da tre episodi, il primo ha per tutolo Vota Waldo!. Un buffo e irriverente orsetto da nome Waldo si muove grazie a un comico in declino professionale, protagonista di un programma di satira.L’animale diventa il simbolo, un po’ qualunquista dell’antipolitica. Riesce talmente a far presa sulla gente da rischiare di essere davvero eletto.
Torna da me, secondo appuntamento, racconta l’emblematica l’assuefazione di oggi ai media che spinge una giovane donna a cercare un contatto con il fidanzato defunto attraverso la Rete. Orso bianco, episodio conclusivo, è l’esempio di quali effetti devastanti possano avere le moderne tecnologie sulla mente delle persone.
Naturalmente, Black Mirror non è prodotto da tv generalista ma da pay tv e si aggiunge ad una serie di altri titoli di analoghi contenuti alternativi. Tra questi Cultpolitik , il ciclo di film che ha recentemente raccontato il mondo della politica italiana ed internazionale culminato con Girlfriend a Coma, il documentario-inchiesta di Bill Emmott e Annalisa Piras. Da segnalare anche Il Sogno dell’alieno, la pellicola-evento di Alberto D’Onofrio, ad alto tasso di provocazione che svela i controversi legami tra politica e media in Italia.
Ed ecco sono gli attori protagonisti della seconda stagione di Black Mirror: Hayley Atwell (Sogni e Delitti, Captain America), Jason Flemyng (Grandi speranze) e Lenora Crichlow (Being human)
Queste, più in particolare, le mini-trame dei tre episodi. Nel primo, come anticipato, Waldo è un orsetto turchese animato da un attore comico, Jamie. Essendo in piena campagna elettorale, un po’ per gioco, l’orsetto sbeffeggia in tv i vari candidati, nonostante l’attore sia distante anni luce dalla politica. Il suo gradimento è tale che iniziano ad essere messe in commercio anche varie “app” per computer e I-Phone. E Waldo, una sorta di voce semi-ufficiale del popolo dei delusi dalla politica, attacca anche volgarmente tutti i candidati, senza però che alla base della sua satira, ci sia un vero substrato costruttivo. Ma suo malgrado si trasforma in un vero leader politico.
In Torna da me si racconta di una ragazza il cui fidanzato muore improvvisamente, in un incidente d’auto. Un’amica per sostenerla, la iscrive ad un servizio web basato su un software che, raccogliendo da Internet le informazioni pubbliche del ragazzo, come lo stato di Facebook, i Tweet e altro, riesce a creare un profilo psicologico “verosimile” con cui la ragazza può interagire, prima solo via chat, o per iscritto, ma poi in modi più coinvolgenti. Da qui si dipartono eventi con un finale sorprendente.
Nel terzo episodio, Orso Bianco, Victoria, una mattina, si sveglia in una casa abbandonata, senza sapere come vi è arrivata. Neanche fuori c’è gente. Vede però strane persone alle finestre dei palazzi che la fimano con telecamere e telefoni cellulari. Poi un uomo a volto coperto e con un fucile in mano, comincia a inseguirla. Fortunatamente, con l’aiuto di una ragazza si mette al riparo. Ed è proprio quest’ ultima che le svela la tragedia abbattutasi su quel posto: uno strano segnale televisivo ha stravolto le menti delle persone.