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Anche in questa nuova serie le riprese si svolgeranno prevalentemente a Bologna, città senza cui il personaggio di Coliandro perderebbe la sua identità.
Da quanto ci risulta, gli episodi avranno un ritmo più serrato rispetto ai precedenti e le indagini verranno realizzate utilizzando anche tecniche moderne senza che la caratteristica personalità del protagonista venga alterata.
Investendo sull’ispettore Coliandro e Rex, serie anche questa diretta dai fratelli Marco e Antonio Manetti, Rai Fiction torna a produrre per Rai Due: un trend che era iniziato già con la realizzazione della sit com Zio Gianni, andata in onda proprio su Rai2 alle 21.
Nato dalla penna di Carlo Lucarelli, Coliandro si è rivelato un personaggio molto amato dal pubblico televisivo, particolarmente apprezzato dal target femminile di età tra i 25 e i 40 anni.
La serie ha debuttato nell’estate 2006; 14 gli episodi totali, anche se parlare di “episodi” potrebbe essere fuorviante. Come avviene con Montalbano infatti, ogni puntata è in realtà un film a sé stante.
Inizialmente la Rai ha avuto delle perplessità riguardo la trasmissione del prodotto: la prima stagione è stata infatti trasmessa per la prima volta ben due anni dopo la sua realizzazione. Il successivo riscontro ha poi convinto l’azienda a ordinare le altre puntate.
Il linguaggio gergale che creava perplessità è in realtà una precisa scelta linguistica di aderenza alla realtà: la gente, nella vita di tutti i giorni, non parla per eufemismi. E così, in un commissariato proprio come per strada, i dialoghi non avvengono in punta di fioretto. Un segnale questo di svecchiamento nella fiction italiana, dove i protagonisti sembrano spesso confinati in una perfezione sospesa nel tempo.
In attesa di ritrovarlo nei panni del poliziotto bolognese, Giampaolo Morelli sarà tra gli interpreti di Una grande famiglia 3. L’esordio è previsto per il 12 aprile: otto puntate da 100 minuti ciascuna.
Giampaolo Morelli è una delle new entry della terza stagione, insieme a Isabella Ferrari: è entrato nel cast al posto di Daniele Pecci, primo attore ad essere contattato dalla produzione.