Prima degli ultimi colpi di scena, previsti soprattutto nel secondo episodio, Ardenzi riceverà la comunicazione di essere stato trasferito a Viterbo. Tutto questo proprio nel giorno in cui c’è il matrimonio di Valeria. Questo evento ne rallenta le ricerche ma non le blocca. Ardenzi ha compreso che il tempo oramai stringe e ha pochissime chances di dimostrare la corruzione di Sabatini.
Il primo obbiettivo è di ritrovare l’arma con cui è stato ucciso il contrabbandiere Bradic: a questo penseranno i ragazzi della squadra mobile.
Intanto Sandro Vitale, collega di Ardenzi, riuscirà ad arrivare al box di Sabatini. Vitale ha capito che la pistola è nascosta lì, ma non riuscirà a prenderla perché viene subito scoperto.
Nel secondo episodio “Resa dei conti” gli eventi diventano sempre più ingestibili per Ardenzi che si vede costretto a fare i conti con se stesso: comincia a dubitare di poter consegnare Sabatini alla giustizia.
Sandro Vitale nel tentativo di impossessarsi della pistola viene colpito da Vanessa. La ferita è molto grave. Il poliziotto viene portato in ospedale in condizioni disperate.
Tutto sembra perduto, ma i ragazzi della squadra mobile riescono a mettere a punto un piano grazie al quale possono impossessarsi della pistola con cui è stato ucciso Bradic. A quel punto avrà in mano tutte le prove necessarie per incastrare Sabatini.
Tutto sembra concludersi positivamente. Ma Sabatini non si arrende e tenta un ultimo colpo prima di ritirarsi definitivamente dalla scena: la sua intenzione è scappare all’estero. Ma prima vuole portare a termine l’ultima “faccenda”, ovvero impossessarsi di un grande quantitativo di droga che è stato sequestrato proprio dai poliziotti in una recente operazione e fuggire oltre i confini facendo perdere le proprie tracce. La sua intenzione è cambiare identità e godersi impunemente tutti i guadagni ricavati dal traffico di droga che sta portando avanti oramai da anni.
Sabatini però non ha fatto i conti con la determinazione di Roberto Ardenzi, che è intenzionato a prenderlo costi quel che costi. A questo punto tutti i componenti della squadra mobile sono al corrente della imbarazzante situazione in cui li ha messi il loro collega Sabatini. Si coalizzeranno tutti per mettere a punto una operazione difficile e rischiosa ma finalizzata ad assicurare finalmente alla giustizia un collega sul quale pesavano da troppo tempo dubbi inquietanti.