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Dopo i successi di “Arrow”, “The Flash” e in attesa di “Gotham” (arriverà a dicembre), questa mattina al cinema Odeon di Milano è andata in onda – quasi in contemporanea con l’America (la prima puntata della serie è andata in onda ieri sera pilot negli Usa) – la prima puntata della nuova serie dedicata appunto agli eroi moderni, quegli eroi o forse sarebbe più appropriato parlare di anti-eroi, in cui il pubblico si riconosce aldilà dei super-poteri.
“Parliamo di fiabe”, ha esordito Laura Casarotto, direttore di rete, “e portiamo avanti questo filone, con grande interesse e con grande piacere. Siamo partiti anni fa con Smallville e siamo arrivati ad Arrow, Flash: il loro successo è innegabile e ci riempie d’orgoglio. Si tratta di storie epiche che prendono il cuore dello spettatore e danno al tempo stesso emozione, adrenalina; sono storie per tutti e appartengono al cuore di Italia 1, che crede molto in loro. Sono storie che parlano a tutta la famiglia, che conquistano l’intera famiglia”. E proprio perché parlano a tutti sono riuscite ad ottenere ascolti aldilà di ogni aspettativa “Arrow e Falsh sono stati visti da ben 3 milioni di telespettatori a puntata”, ha dichiarato orgogliosa la Casarotto.
L’orgoglio della referente del canale giovane Mediaset è ancor più netto quando ci parla della protagonista della nuova serie: “Kara è la versione femminile di Superman e ci piace molto non solo perché è un personaggio femminile, ma soprattutto perché ha tratti moderni: è pratica, pragmatica, è un ‘detto-fatto’ senza bisogno del training per imparare ad usare i suoi super-poteri, come era avvenuto per i suoi ‘predecessori’ maschi.
Non è una super-woman, ma una super-girl, una ragazza come noi. E questo apre la la possibilità di una narrazione infinita per Italia 1. in lei c’è la freschezza, la giovinezza, l’eroismo, ma anche l’impaccio, la goffaggine di una giovane”. “Coi supereroi andremo avanti”, annuncia poi: “presto ci sarà Legend of tomorrow e in primavera avremo anche una nuova protagonista femminile, Gendo (?????????), che sarà spaventata dalla sua identità e che nel Dna ha proprio il combattere”