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Ma soprattutto ha esaltato i testi evangelici in un’epoca nella quale la religione viene trasformata in un coacervo di violenza e di fanatici integralismi. Ha ribadito che la religione è amore, soprattutto è miracolo: come il miracolo compiuto da un giovane Gesù nel corso del ricevimento di nozze trasformando l’acqua nel più prelibato dei vini.
Quell’episodio è alla base del racconto televisivo e rappresenta l’amore che Avati ha sempre avuto per i Vangeli e che ha avuto modo di mostrare anche in tv attraverso la vicenda di Laura (Marta Iagatti). La giovane protagonista torna al suo paese in Calabria, dopo cinque anni di disillusione trascorsi nella Capitale e dopo aver ceduto al rapporto fugace di una notte con uno sconosciuto (Neri Marcorè) che la lascia incinta.
Il dissidio con i genitori e con la loro visione gretta trova un singolare contraltare nella presenza del cugino di Laura, un ragazzo alquanto bizzarro che però crede in lei e che, alla sua maniera, compie il miracolo di dare a Laura la felicità cercata, trovata nel fidanzato di colore, e perduta.
Nell’intera durata del Tv movie si respira un’atmosfera sospesa a metà strada tra il reale e il trascendentale. Avati l’ha fortemente voluta perchè gli serviva per affermare la superiorità dell’impossibile che irrompe, all’improvviso, nella quotidianità.
Un mix di ingenuità, di sprovvedutezza, di stupore domina non solo in Laura ma anche nel cugino e nella zia (Lina Sastri). Valore fondamentale della storia è la convincente recitazione dei protagonisti non consunti dal tarlo della notorietà e abilmente guidati dalla mano sicura di Avati.
Il regista si è affidato ad attori in grado di esprimere con un semplice movimento del viso emozioni e sentimenti anche contrastanti. Un ritorno alla vera recitazione in una fiction che da tempo ne ha dimenticato il valore. Certo, in alcuni passaggi, c’è stata qualche lentezza nello svolgersi degli eventi. Ma era un pedaggio da pagare per fotografare quel contesto sospeso tra due realtà.
Da sottolineare, infine, anche l’ottima interpretazione di Nicola Rignanese nel ruolo del padre della protagonista.