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Le dinamiche tra Fazio e Montalbano saranno sempre le stesse, in quanto il rapporto è più che consolidato: ancora una volta dunque, avremo il “devoto braccio destro” che anticipa le richieste del commissario. Una capacità che da un lato irrita il protagonista, ma dall’altro gli fa piacere: chinque vorrebbe un collaboratore del genere, spiega l’attore. D’altro canto questa particolare sntonia permette di dar luoga a tutta una sere di “tormentoni” che caratterizzano il rapporto tra i due, e che è all’origine delle scene divertenti.
L’esperienza di Mazzotta nella serie nasce in maniera singolare. Notato in uno spettacolo teatrale dal regista Alberto Sironi infatti, era stato provinato per un suo film: a causa di altri impegni lavorativi però, aveva dovuto rinunciare nonostante avesse ottenuto il ruolo. L’anno seguente, quando stava girando Il Commissario Montalbano, messo da parte l’orgoglio dopo il rifiuto, Sironi lo aveva chiamato ugualmente, offendogli così una seconda occasione.
Nonostante il grande successo di Montalbano, raramente vediamo l’attore in tv: effettivamente, ci ha confessato, è un dato di fatto che le proposte professionali siano arrivate più dal cinema e dalla concorrenza che dalla stessa azienda. Prossimamente però, Mazzotta sarà proprio nel cast di un film Rai, Lampedusa, al fianco di Claudio Amendola e in una miniserie Mediaset con Marco Bocci. Il prossimo anno invece, in autunno, partirà con un progetto teatrale.