La messa in onda è prevista nel corso dei primi mesi del 2017.
{module Pubblicità dentro articolo}
A fare da set, le cave di Carrara. Le riprese, dal 3 giugno, giorno del primo ciak, si protrarranno fino a novembre. Protagoniste della serie saranno proprio le cave di marmo, qui teatro degli esterni: la famiglia Corsi infatti, che lavora il marmo da più di 200 anni, ha messo a disposizione le proprie cave e lo storico laboratorio per la lavorazione.
Siamo così in presenza della prima fiction dedicata ad un patrimonio italiano di cui si parla poco: le Cave di Carrara che la produzione ha fatto visitare ai giornalisti.
Ed è proprio in questa location che si è svolta la conferenza stampa di presentazione della serie i cui protagonisti sono Francesco Arca, Francesca Valtorta e Giorgio Lupano. Dietro la macchina da presa un pool di registi: Giovanni Barbaro, Alessandro Capone, Marco Maccaferri, Fabrizio Portalupi, Michele Rovini e Daniele Carnacina che è anche direttore artistico della fiction.
L’epoca in cui si svolge la vicenda raccontata è i primi anni del Novecento. In particolare afferma Daniele Carnacina, abbiamo scelto di proposito il 1913 perchè è un anno trascurato in funzione della vicinanza con il periodo della grande guerra. Era un anno di grandissime passioni e c’era quasi nell’aria la sensazione che molto presto tutto sarebbe finito.
I tre protagonisti sono al centro di un triangolo sentimentale: Silvia (Francesca Valtorta) è un’infermiera volontaria che, pur essendo sposata, si innamora di un altro uomo, Brando interpretato da Francesco Arca che ha così coronato il suo sogno di interpretare una fiction in costume. Il marito di Silvia, Corrado è un ingegnere minerario e proprietario della Cava di Colonnata e gli dà il volto Giorgio Lupano. Brando, invece, è un operaio “cavatore” pronto a battersi per i diritti dei lavoratori. Da qui si dipana un intreccio che, secondo le intenzioni degli sceneggiatori, riserverà molti colpi di scena.
{module Pubblicità dentro articolo}
Questo però è solo il pretesto per innescare una narrazione molto precisa del periodo storico che, sottolineano i registi, è riproposto in maniera molto fedele.
Inizialmente la serie doveva essere composta da 14 puntate. E’ stata proprio la divisione Fiction Mediaset a volerne altre. Così si è giunti alle 22 in lavorazione adesso. E, viene sottolineato nel corso della conferenza di apertura del set, che non si tratta di una soap opera, ma di un prodotto che vuole valorizzare risorse italiane come le Cave di Carrara.
Con “Sacrificio d’amore” vengono riaperti gli Studi di Telecittà, il polo produttivo di San Giusto Canavese alla porte di Torino. Qui lo scenografo Maurizio Kovacs ha ricostruito tutte le ambientazioni interne. Alla preparazione della prima stagione lavoreranno più di 150 le persone tra staff tecnico e artistico.
La colonna sonora della serie è stata affidata a Massimiliano Pani e Franco Serafini.
Molte le scene girate in esterna, tra le cave della storica famiglia Corsi che da più di duecento anni lavora il marmo nel Comune di Carrara e nei Laboratori Artistici Nicoli, insigniti del titolo di Sito Unesco. La seconda parte della conferenza si è svolta nello splendido palazzo storico di proprietà Nicoli.
Ve ne offriamo una sequenza di immagini