Nel ruolo dell’artista scomparsa troviamo Serena Rossi. Accanto a lei Maurizio Lastrico, Lucia Mascino, Dajana Roncione, Antonio Gerardi, Nina Torresi, Daniele Mariani, Francesca Turrini, Fabrizio Coniglio, Gioia Spaziani, Duccio Camerini, Simone Gandolfo, Corrado Invernizzi ed Edoardo Pesce.
La pellicola, diretta da Riccardo Donna e sceneggiata da Monica Rametta, parte dal Sanremo del 1989, momento che segnò il ritorno di Mia Martini dopo sei anni di ritiro dalle scene.
Mancano quarantotto ore all’esibizione con ‘Almeno tu nell’universo’, la cantante (la brava Serena Rossi) deve provare e già in questa circostanza manifesta il proprio carattere caratterizzato da una forte emotività. Nel corso di questa scena si assiste al primo flashback che fa conoscere un momento cruciale della sua infanzia. La piccola Mimì (all’anagrafe Domenica Rita Adriana Bertè) canta davanti allo specchio ma deve subire i rimproveri del padre Giuseppe (Duccio Camerini) che non approva.
Il film tv si sviluppa su continui spostamenti temporali, sorretti dalla struttura di base. L’artista, infatti, viene convinta a concedere un’intervista a un’affermata giornalista, Sandra (Lucia Mascino), che in realtà è a Sanremo nella speranza di incontrare Ray Charles. La Martini è un ripiego a cui è obbligata dal proprio direttore e questo la cantante lo avverte. Pian piano, però, si crea tra le due un rapporto di fiducia che induce Mimì ad aprire la sua anima.
Si torna indietro a partire dall’istante in cui è cominciata l’ascesa, gli anni Settanta e viene ricordato un incontro fortuito con Alberigo Crocetta (Antonio Grimaldi) mentre Mimì si esibiva in un locale per sostituire un’altra cantante. Sotto la sua guida la Martini riscuote successo, cambiando sempre pelle e look.
Al suo fianco troviamo la sorella, Loredana Berté (Dajana Roncione) e Alba (Nina Torresi), un’amica che le rimarrà fedele fino alla fine. Parallelamente, però, alla scalata, un discografico inizia a far girare la voce che la Martini sia una iettatrice con conseguenze devastanti sulla propria carriera – e non solo.
Io sono Mia dà spazio ai brani che tutti noi abbiamo nel cuore (permettendo ai giovanissimi di conoscerli), ma punta soprattutto sulla fragilità e i moti di orgoglio di una donna che non va dimenticata.
Mimì narra alla giornalista una storia d’amore travolgente (quella con Andrea, interpretato da Maurizio Lastrico), facendole comprendere a posteriori i versi di un brano cantato anni prima senza che avesse provato ancora un sentimento così forte.
A un tratto del suo percorso l’artista, stanca di lottare, uscita dal buio in cui era caduta (provocatole anche dall’operazione alle corde vocali che la rese insicura) preferì ritirarsi da quel mondo che l’aveva marchiata fino alla decisione di tornare a Sanremo nel 1989.
Io sono Mia “è la storia di un’artista unica dalla voce inimitabile, la storia di una donna appassionata che ha amato fino in fondo con ogni fibra del suo essere”, sottolineano gli sceneggiatori.