Sarebbe infatti inutile riprendere le fila di una vicenda che ha avuto già tutti i suoi risvolti positivi. Infatti nel corso delle otto puntate che hanno composto la terza stagione, Leo (Carmine Buschini), il principale protagonista era riuscito finalmente ad avere la meglio sul tumore al cervello da cui era stato colpito fin dalla prima puntata. Per tre serie consecutive telespettatori erano stati in angoscia per il destino del ragazzo. Non solo, ma Leo era riuscito persino a diventare padre di una bella bambina e si era sposato con Chris (Aurora Ruffino) incontrata proprio nell’ ospedale in cui era ricoverato. {module Pubblicità dentro articolo 2}
La piccola Flam (Cloe Romagnoli) affetta da una grave malattia che l’aveva privata della vista, grazie ad un’operazione e alle cellule staminali donate dalla sorellastra, era riuscita a guarire. Si era così conclusa positivamente un’altra vicenda che aveva tenuto in ansia i telespettatori. La piccola Flam era arrivata nella fiction nel corso della seconda stagione.
Anche il destino di Nina (Denise Tantucci) si era concluso, sia pur tragicamente. La giovane affetta da tumore, nel tentativo di salvare Cris che stava annegando a mare, si era tuffata ed aveva battuto violentemente la testa. Entrato in coma era morta poco dopo, ma la sua scomparsa era servita a salvare la vita di Bobo (Nicolò Bertonelli). Infatti il giovane era affetto da una grave malattia cardiaca ed era destinato a morire. Soltanto un trapianto di cuore avrebbe potuto salvarlo. Ed è stata proprio Nina a restituire la vita al ragazzo. Bobo, una volta guarito, aveva trovato anche lui la propria sistemazione sentimentale nella giovane sorella di Flam segretamente innamorata di lui. Anche questa volta la storia ha avuto un happy ending. Persino la mamma di Bobo (Francesca Chillemi) era riuscita a trovare un nuovo amore proprio nel cardiochirurgo che aveva operato e salvato il figlio. Si trattava del dottor Baratti interpretato da (Giorgio Marchesi). {module Pubblicità dentro articolo}
Che cosa si potrebbe raccontare ancora in una vicenda nella quale tutte le “linee narrative” hanno avuto uno sbocco positivo? I ragazzi sono cresciuti ed hanno oramai una propria vita.
Bisognerebbe trovare una nuova idea efficace e in grado di poter appassionare di nuovo il pubblico trasversale che ha amato moltissimo Braccialetti Rossi. Solo se si verificasse questa possibilità potrebbe esserci una quarta stagione di Braccialetti Rossi.