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La fiction Cacciatore di mafiosi è ispirata al libro omonimo del magistrato Alfonso Sabella edito da Mondadori. Continua così il trend di prodotti tv tratti da lesti letterari. La serie, in più puntate, racconta la storia vera del procuratore Alfonso Sabella. Fu lui negli anni 90, a decretare la cattura e la carcerazione di alcuni dei boss più feroci e spietati delle famiglie siciliane mafiose allora in auge.
Fu proprio durante gli anni trascorsi alla Procura antimafia di Palermo diretta da Giancarlo Caselli che le forze dell’ordine arrestarono decine di mafiosi tra i quali Leoluca Bagarella, Giovanni ed Enzo Brusca, Vito Vitale, Cosimo Lo Nigro, Pasquale Cuntrera, Nino Mangano, Pietro Aglieri.
Alfonso Sabella è stato infatti procuratore del pool antimafia di Palermo ed è stato anche assessore alla Legalità del Comune di Roma con delega sul litorale di Ostia. Ma la fiction si limita soltanto a interessarsi del periodo in cui il magistrato operò a Palermo.
Le puntate avranno come set le città di Palermo e Roma dove si svolgono tutte le riprese. Molti gli esterni che saranno utilizzati.
Sarà messa in evidenza, come abbiamo già sottolineato, soltanto l’attività professionale svolta nell’isola siciliana da Sabella che arrivò come pubblico ministero nella Procura di Palermo nel 1993 proprio con Giancarlo Caselli.
Il libro Cacciatore di mafiosi fu pubblicato nel 2008. Qui Sabella ha descritto tutti i retroscena delle indagini, dei pedinamenti e degli arresti dei latitanti da lui condotti in prima persona, a rischio della sua vita e della sua incolumità. E sono proprio queste le linee guida che ispirano la realizzazione della fiction e ne rappresentano la fase portante.
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Il Cacciatore di mafiosi ebbe un impatto abbastanza importante sull’opinione pubblica.
Sabella, successivamente è stato ancora magistrato: infatti nel marzo 2016 ha ripreso la sua attività presso il Tribunale di Napoli con le funzioni di giudice.
Nella fiction, in lavorazione tra poco, vedremo anche flashback della sua carriera iniziata come avvocato e successivamente proseguita come magistrato. Vedremo, cioè, alcuni eventi accaduti che sono stati determinanti per il futuro professionale di Sabella. Tra questi l’incontro con il procuratore aggiunto di Palermo Giovanni Falcone che lo colpì fortemente al punto da scatenare in lui la ferma decisione di un impegno costante sul fronte antimafia.
Per quanto riguarda il cast è ancora in via di definizione.